Angelo Brucculeri - Il problema della terra

--'-- 101così sfornito come spesso avviene fra i piccoli possessori lottanti con lo squallore e la miseria. Anche queste ragioni non hanno un valore decisivo. Nessun dubbio che i due grandi fattori del felice successo dell'agricoltura si trovano nella ricchezza e nella tecnica, sopra tutto oggi in cui il progresso scientifico ci ha dato della terra un concetto ben diverso dà quello che le teoriche del Riccardo e del Malthus facevano supporre. Il suolo che l'uomo coltiva non è oggi semplicemente un elemento naturale, ma un elemento artificiale che coll'afilusso dei capitali e coll'abile direzione acquista un gran potere di trasformazione. « La causa, osserva Ghino Valenti, del deficiente sviluppo della nostra agricoltura è la ,penuria del capitale e dell'intelligenza dei produttori» (r). Tutto questo è verissimo, e può servire assai bene per un tratto di eloquenza parlamentare, ma non ci pare che faccia un gran servigio dialettico ai difensori della grande proprietà. I due fdttori, capitale ed intelligenza, mettono l'agente umano nella possibilità di divenire un buon coltivatore, ma non lo fanno tale di fatto, quasi ex opere operato. Oltre al denaro ed alla scienza, occorre l'intervento di una volontà robusta e dominatrice, che voglia seriamente investire i due capitali nella terra. La capacità intell'ettuale e :finanziaria sono ottime armi per com- (1) La proprietà della terra e la costituzione economica. Bologna, Zanichelli, 1901, p. 16. Bibl oteca Gino Bianco

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