Partito socialista italiano - Matteotti socialista

italiana ha raggiunto uno stadio già avanzato; con Timpresa di Libia e l'alleanza di Giolitti con i clericali (il Patto Gentiloni è del '13) erano stati compiuti altrettanti tentativi di arrestare questo processo; ma la cri.si economica e fo sviluppo del partito ~ocialista che s~ andava sempre piiì radicalizzando, lasciavano al sistema margini sempre piiì piccoli. Con la guerra, la situazione fu capovolta, le classi dominanti ripresero il controllo del potere iniziando un regime di sfruttamento e di oppressione popolare in aper--' la negazione delle soluzioni anche parzialmente liberaH oel giolittismo. Subito l'intero .partito socialista fu contro fa guerra, non solo per le ragioni ideali del suo tradiziona-' •le antimilitarismo e internazionalismo, ma in difesa degli sfruttati, contro il ricatto patriottico. Unico nell'Europa occidentale, il PSI fu costantemente e tutto all'opposizione mentre crollava la II Internazionale. La formula escogitata da Lazzari su cui si arrocca il partito unitariamente, e nota: « Nè aderire, nè sabotare». Questa però è anche la formula del compromesso all'interno e della paralisi verso le altre forze politiche. Una formula che rende omaggio alla coerenza e all'impegno oel partito verso i suoi principi e verso le masse che lo seguono, ma che denunzia anche la su.a impotenza poliUca nel momento in cui la borghesia scopre il volto del1' oppressione di classe. Matteotti intuisce anche questa volta il limite politico che sta dietro questa posizione e scrive molti articoli su « La Lotta» per spingere il partito a portare alle sue conseguenze la propria opposizione, - fino allo sciopero, fino alla rivolta. I suoi tentativi lo conducono sulle pagine della « Critica Sociale» dove esordisce nel febbraio del '15 polemizzando con lo stesso Turati. Matteotti cerca in questo tormentato articolo di disfare la sapiente formula di Lazzari, il non aderire dei riformisti che si aspettavano la neutralità dall'azione. di Gi.olitti, e incrinavano la opposizione alla guerra distinguendo fra « guerra giusta » e « ingiusta >>,- e il .non sabotare dei massimalisti .trincerati in una interpretazione della .formula secondo cui . la classe era _assolutamente estranea alla guerra; Matteotti çerca di_ mtnostrare che la neutralità. della classe· di fronte. a~ un fatto come la guerrà" che esaspera fa lotta di ~lasse e un ' B bi oteca G·ino Bianco

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