pene, le fatiche, i disagi sofferti cominciarono a logorare la robustezza del suo organismo; sicchè egli non potè, al ritorno in Italia dopo la liberazione di Roma, riprendere la sua attività con la lena che gli era st~ta abituale. Alla Costituente, della quale fu eletto a far parte con significativa votazione, egli avrebbe potuto essere, per la sua esperienza parlamentare, per la sua cultura e per il suo finissimo intuito politico e giuridico uno dei più efficaci collabÒratori. Ma glielo impedi l'aggravarsi della malattia, che nell'ottobre del 1947 lo trasse alla tomba, tra il compianto di un numero infinito di spiriti buoni, e soprattutto dei compagni, che vedevano spegnersi con lui il glorioso .manipolo di venerati condottieri che con tanta fede e perizia e nobiltà d'ispirazione avevano guidato per mezzo secolo la lotta del proletariato italiano per i suoi diritti, per la sua dignità, per la sua redenzione. 77
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