Alessandro Schiavi, ... et al. - Figure del primo socialismo italiano

UGO GUIDO MONDOLFO GIUSEPPE EMANUELE MODIGLIANI Conobbi Giuseppe Emanuele Modigliani. (Menè, come tutti lo chiamavano) una sera di maggio del 1896, in un teatro d'oltr'Arno, a Firenze, dove eravamo andati ad udire una conferenza che Gregorio Agnini, allora deputato di Carpi, era venuto a tenere in appoggio alla battaglia elettorale politica, che il partito socialista combatteva nel quarto Collegio della città, sul nome intemerato di Jacopo Dainelli. Laureato in legge a Pisa l'anno prima, Modigliani era venuto dalla natia Livorno a Firenze per compiervi il servizio militare. Quella sera s'era vestito in borghese, perchè la sua passione socialista non gli consentiva di restare assente dalla riunione in cui l'idea che aveva conquistato la mente e l'animo di lui era espressa per bocca di uno dei più attivi e più noti propagandisti che avesse allora il Partito. Non avevo mai udito prima d'allora fare il nome di Modigliani; ma, pochi giorni dopo, avendo chiesto di lui a un comune amico, che gli era stato condiscepolo a Pisa, ebbi su lui questo giÙdizio: « Vale tant'oro quanto pesa». Nella lunga consuetudine che ebbi con lui potei sempre constatar.e che quelle parole, troppo frequentemente usate con esagerazione o alterazione della verità, esprimevano, nel caso suo, una esattissima valutazione di quella rara figura di idealista e di combattente, che egli fu in tutti i momenti della sua vita. 71

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