Alessandro Schiavi, ... et al. - Figure del primo socialismo italiano

lo stato maggiore di tutti i partiti e di tutte le attività della vita associata: l'intelligenza, in una parola, che fu ed è ancora in parte la nemica ma diventerà l'alleata della classe lavoratrice. E quando saranno alleati i lavoratori del braccio e i lavoratori dell'intelligenza, la grande maggioranza del lavoro muoverà ineluttabilmente verso un riformismo sociale che nella gradualità nell'ordine e nella libertà creerà le nuove forme della convivenza umana. Ecco qual è, nella nostra opinione, la validità del pensiero politico di Ivanoe Bonomi, che dovevamo ricordare per la sua posizione autonoma fra le figure del primo socialismo italiano. Ma questa è una sola dimensione della sua complessa figura umana. Un lato della sua personalità. L'uomo di parte, cioè una parte dell'uomo Bonomi. L'uomo Bonorni, probo, semplice, lindo, terso, sorridente, paziente, ottimista, tenace, cui la nat\va terra mantovana trasmise la sanità contadina del corpo e la serenità vergiliana dello spirito, fu così poco uomo di parte o fu così nobilmente uomo di parte che potè incedere senza bruciarsi tra le fiamme ardenti e respirare senza intossicarsi l'atmosfera avvelenata delle contese civili, cosi che nell'ora della lotta suprema e del mortale pericolo gli uomini di tutti i partiti si riunirono sotto l'insegna del suo nome onorato. Ma a celebrare Bonomi, animatore della resistenza e della cospirazione, capo del penultimo Governo in regime di libertà e del primo Governo dopo la liberazione, l'unico dei nostri uomini consolari di primo piano, cui i ·voleri imperscrutabili del destino concessero la ventura di unire, nel ciclo della sua vita mortale, il passato e il presente del nostro Paese, occorrerebbe ben più lungo discorso. Fuoriesce dai limiti di questo « quaderno » il ricordo di quegli eventi memorabili. Ma quegli eventi memorabili, con il nome di Ivanoe Bonomi, sono già consegnati alla storia. 70

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