Alessandro Schiavi, ... et al. - Figure del primo socialismo italiano

e che aveva per movente non il tornaconto individuale, ma la solidarietà, come affermazione di tutti al diritto al lavoro. Questi erano i risultati anche di una sempre più perfetta organi1,- zazione tecnica e amministrativa del movimento, la quale, nella sua più alta maturità, era riuscita a raggruppare in federazioni i sindacati, le cooperative e le mutue, per promuovere più vaste ed autonome azioni economiche e politiche, allo scopo di risolvere i problemi da un più largo punto di vista, e di armonizzare gli interessi particolari delle singole categorie con quelli generali della collettività. E anche questi risultati furono raggiunti in pieno, sia pure attraverso lotte dolorose e non desiderate, come ebbe a dimostrare, all'indomani dei noti conflitti di Romagna, appunto determinati da contrasti di categorie, l'insigne economista Attilio Cabiati, il quale, dopo un accurato esame di tutta la organizzazione tecnica e amministrativa del movimento ravennate, scrisse: « Siamo dunque, come si vede, in un regime schiettamente socialistico, e bisogna riconoscere che fino ad oggi esso ha funzionato senza attriti nei rapporti fra le categorie "· * * * A Molinella il movimento segue una evoluzione inversa rispetto a quella percorsa_ a Ravenna, ·pur perseguendo gli stessi fini. A Ravenna, per esempio, è la cooperativa che precede il sindacato, mentre a Molinella è il sindacato che precede la cooperativa. Questo diverso processo è senza dubbio dovuto alle diverse condizioni politiche, economiche e sociali dei due ambienti. A Ravenna la cooperativa, che disciplina, attraverso l'assunzione di lavori pubblici, quasi tutta la mano d'opera disponibile, automaticamente esercita anche la funzione della resistenza, in quanto 60

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