mezzo dell'organizzazione politica ed economica dei lavoratori. Giacchè essi intuivano, come del resto suggeriva loro anche l'esperienza dell'Inghilterra, della Francia e della Germania, che solo con i sindacati e col partito politico il socialismo, anche in Italia, poteva diventare una forza operante nel senp della Nazione: come poi avvenne. * * * Fra i pionieri del socialismo italiano, due si distinsero per il loro spirito pratico e realizzatore: Nullo Baldini a Ravenna e Giuseppe Massarenti a Molinella. Due uomini di temperamento profondamente dissimile, come differente era la loro natura fisica e diverso il loro carattere, ma nei quali uguaimente, in modo armonico, si congiungevano, a un'alta idealità, una fede ardente, una forte volontà, uno spirito pratièo e risoluto ad affrontare ogni responsabilità ed ogni iniziativa rivolta alla realizzazione dei loro ideali, come ci attesterà_ tutta la loro complessa e meravigliosa opera di redenzione del Basso Emiliano. Ancora si può notare che l'opera di Massarenti si svolge solo a Molinella, dove egli impresse a quel movimento un ritmo cosi rapido, da farlo in breve passare all'avanguardia di tutto il movimento dei lavoratori della terra, in modo che questi, anche nei Comuni circostanti, erano talvolta, per la loro impreparazione tecnica e psicologica, nell'impossibilità di seguirlo e di comprenderlo nelle sue iniziative ed agitazioni. Tuttavia i riflessi di quest'opera esercitarono ugualmente un po' ovunque un'influenza stimolatrice e benefica. • Inoltre il Massarenti, nel corso della sua lunga vita, usci da Molinella, quando non fu per ragioni d'ufficio, solo per recarsi in esilio o in prigione o per sottrarsi alle ire dei fascisti, che lo 54
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