vasta rete cli organizzazioni economiche, le quali vollero essere, « in nuce », la futura società socialista. Nel Reggiano, in particolare, mercè l'opera entusiasta di generosi spiriti (primissimo fra tutti Antonio Vergnanini), si ebbero risultati veramente imponenti, tanto che un consorzio cli cooperative costruì ed esercì - primo in Europa - una ferrovia a scartamento normale, collegante la città a un paese del medio Appennino. Non clissimilmente da quello cli Bissolati, il socialismo di Prampolini fu - come si diceva allora - gradualista, cioè intendeva pervenire all'attuazione della società socialista, non in grazia cli un colpo di mano, bensì in virtù cli un lavoro paziente, metodico, quotidiano cli conquista, cli permeazione e di superamento della presente società. Per questo Prampolini fu contro la violenza individuale o collettiva quando non fosse legittima difesa, perchè le negava quel potere taumaturgico che i pretesi 1ivoluzionari <l'ogni tempo e d'ogni scuola le attribuiscono. ccBisogna sradicare dall'animo degli italiani - egli ammonì - questa dannosissima fede nei miracoli sociali della violenza. Bisogna che in basso si comprenda che la eliminazione della miseria e la conquista del benessere non possono essere l'opera di un giorno, nè cli pochi giorni, nè di pochi anni, ma possono derivare soltanto dallo sforzo continuo, perseverante, dei lavoratori, che vedranno via via migliorare il proprio stato a mano a mano che con la presente organizzazione aumenterà il valore economico, politico, morale della loro classe. Ai proletari noi diciamo ch'essi devono smettere la musulmana fiducia nel terno al lotto della rivoluzione e che la rivoluzione essi devono farla - e si fa veramente dai lavoratori coscienti - ogni giorno, istruendosi, associandosi e conquistando, per tal modo, alla loro classe una posizione sociale sempre migliore». E alla Carnera dei deputati, nel marzo del 1902 - in un discorso che aveva fatto venire le lacrime agli occhi del vecchio presidente 40
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