Alessandro Schiavi, ... et al. - Figure del primo socialismo italiano

Bissolati lo aveva preceduto di due anni, essendo di lui meno giovine. Difatti Bissolati nacque a Cremona il 20 febbraio 1857, e Prampolini a Reggio Emilia il 27 aprile 1859, l'anno del «solenne rullo»; l'uno era figlio di un ex sacerdote e di una donna di intelletto superiore, fontita 'Cli notevole cultura storica e filosofica, l'altro era figlio d'un probo ragioniere, onestamente conservatore e quindi monarchico, e d'una donna bellissima di persona come d'animo, ma d'indole incline a malinconia. Mentre a Cremona i timorati dicevano che da un ex prete non poteva venirne un figlio di~erso, a Reggio i vecchi signori in bomb7tta e « tight » stupirono _e si sdegnarono. Chi era colui, che teneva un linguaggio incendiario? Era un transfuga della borghesia. E chi gli stava intprno? Altri transfughi della borghesia: Vergnanini," Catelani, Roversi; e poi un macellalo, qualche ciabattino, persino un liquorista anarchico il cui soprannome, «Budello», era tutto un programma. E il padre - l'onesto 0ragioniei-e capo del Comune - lo permet_teva? Vi era stato-un con- . flitto tra padre e figlio, ma aveva vinto il figlio. Varie furono le vicende dello Scamiciato, che dovette cessare le pubblicazioni strozzato dai continui sequestri. Venne tentato un quotidiano, che si trasformò in settimanalè; ma anche questo dovette morire. Finalmente, il 29 gennaio 1886, venne alla luce un nuovo settimanale diretto da Prampolini, e fu La Giustizia, ch'ebbe per sottotitolo Di/ esa degli sfruttati. Quel che Filippo Turati fece a mezzo di Critica sociale nell'ambito delle persone di_ almeno media tultuna, ottenendo il risultato çospicuo di attirare al nascente movimento socialista il nerbo intellettuale di numerosi idealisti della borghesia, Camillo Prampolini fece a mezzo della sua Giusti'zia, nella più vasta cerchia degli operai e dei contadini emiliani, suscitando un vasto fervore di consensi, che andò via vià enucleandosi dando vita a una 39

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