Anche il torrente torbido della violenza, delle barricate, della rivoluzione vi confluisce, fatalmente, ed egli non lo respinge: il respingerlo sarebbe apparso strano da parte di un· uomo che viveva in un paese, dove il Risorgimento era stato segnato da numerosi crolli di troni e da movimenti di popolo, e che aveva assistito da lontano al tentativo parigino del 1871, che aveva passato la sua giovinezza in una terra dove la lotta politica assumeva sempre forme aspre e spesso s'era conclusa nel sangue. Il processo del 1876 è famoso e perchè egli venticinquenne ne fu centro e per i testimoni che vi deposero e per i valentissimi avvocati che difesero gli accusati e pronunciarono arringhe che ancora oggi vivono nella storia del socialismo. Il Costa, che pare travolto dalla valanga di movimenti, di correnti, di idee, di azioni, è colui che trarrà dal groviglio di intenzioni e di incertezze, di impeti e di audacie, aiutato dal vigile senso di equilibrio della· sua natura, lentamente, e ammaestrato dall'esperienza che segue con occhio limpido, e confortato dall'esperimento che non sdegna, ma accetta da buon positivista, quel Partito socialista, che costa, si può dir alto, a lui sacrifici, tormenti, lacrime e dolori. È creatura sua il Partito socialista, e tale creatura allevò con delicate mani. Come si poteva levar dai cuori la g101a di poter rivoluzionare · d'un tratto il mondo? Come si poteva persuadere che è opera lenta quella che porta' al benessere ed alla giustizia? E Andrea Costa scalpellò dal cuore dei suoi il tristo pregiudizio, portò la pace e la concordia fra repubblicani e socialisti ed instillò l'intima convinzione che solo l'educazione lenta delle masse, la preparazione adatta degli animi sanno mutar faccia ed avvicinare al progresso sociale, alla giustizia sociale.
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