Alessandro Schiavi, ... et al. - Figure del primo socialismo italiano

che sia nato e cresciuto per questo: le persecuzioni non lo spaventano, il carcere ed i processi e le condanne sono il battesimo soave alla bontà dell'idea, alla bontà dell'opera. Uomini sì fatti, se fossero più numerosi e più frequenti, accelererebbero il ritmo del progresso in tale maniera che l'umanità raggiungerebbe troppo presto le sue alte mète. Carlo Marx aveva lanciato la sua parola che era stata raccolta un po' dappertutto, era la parola collettivista-marxista; Michele Bakunin aveva negli stessi luoghi propagato il suo verbo anarchico: era la stessa idea internazionale che si vestiva di modi diversi e mostrava le sue due facce: era la stessa idea, che si salderà in un movimento unico e trionferà nel mondo, benedetta o bestemmiata. Naturalmente come tutte le idee, che sono forza e si traducono in fatti, anche l'idea internazionale ebbe amici devoti ed ostilissimi avversari; e mentre fra quelli sono da annoverare i seguaci di Garibaldi, che salutarono la Comune di Parigi come il primo sorriso alla redenzione del lavoro, fra questi, inflessibile e deciso, era il Mazzini. Onde le lotte, talora cruente, della Romagna, onde l'attrito profondo fra le sue concezioni, che ne ritardarono il trionfo e lo costellarono di tristezza. Andrea Costa fra tutte queste diverse correnti, tra questi pensieri affermantisi in modo diverso - frutto di ambienti non eguali e di temperamenti dissimili - non sosta per esaminarli singolarmente e per accogliere quello che più è adatto al suo gusto ed al suo animo, ma nel suo grande petto, che batte all'unisono di mille cuori - cuori di vittime, di sofferenti, di oppressi, di accoglienti tutte le speranze - dà posto a tutti i filoni_di pepsiero e di azione che scorrono per la nostra terra. L'internazionalismo è la piattaforma, è la base, è il limite sia pur vastissimo, ed in esso confluiscono vari torrenti, più o meno impetuosi. 19

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