Alessandro Schiavi, ... et al. - Figure del primo socialismo italiano

MARIO LONGHENA ANDREA COSTA Son quaran_t'anni che è morto ed è vivo nel ricordo dei suoi conterranei, come se solo ieri fosse scomparso. I vecchi che lo hanno conosciuto, che lo hanno udito, che hanno ascoltato, con il respiro sospeso e con gli occhi attenti, certi suoi impeti oratori, ne hanno davanti alla mente la figura massiccia eppure distinta, il viso acceso ed espressivo, quegli occhi che, pur attraverso gli occhiali, mandavano lampi ed incutevano rispetto ed imponevano una sconfinata simpatia: gli altri che quarant'anni fa non c'erano od eran piccoli, ne hanno tanto sentito parlare dai padri e dai nonni da credere forse di averlo conosciuto. Tutto ciò è effetto di una realtà: Andrea Costa ha diffuso intorno, ha seminato intorno, ha sparso intorno a sè, per dove è passato, tesori di bontà, tesori di generosità, di sensi altruistici, di umanità intensa, di fratellanza vera, di solidarietà profonda. Per questo vive ancora Andrea Costa fra la sua gente, e vivrà a lungo; per questo molte case operaie hanno in bella cornice la sua faccia viva; per questo ancora lo si commemora, come un morto recente; per questo è invocato, santo protettore, nelle ore difficili, quando la fede vacilla e l'idea leggermente si offusca. Sua città natale fu Imola, terra di libertà, terra dove il pensiero ama esser libero e vuole liberamente espandersi ed affermarsi. Modesti i suoi parenti, lavoratori tenaci e probi, che si sacrifi16

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