Giovanni Grave - La società morente e l'anarchia

- 209 - XVIII. Rivoluzione e Anarchia Se, fra gli anarchici, c'è qualche divergenza sul modo di apprezzare i mezzi di azione, ciò deriva dal fatto che alcuni, più trascinati dal temperamento che convinti dalle idee, pur credendo di combattere per l'anarchia, non hanno altro scopo che la rivoluzione, e immaginano che questa, per la sua essenza medesima, includa tutto l'ideale anarchico, assolutamente allo stesso modo che i repubblicani di una volta immaginavano veder aprirsi un'era di grandezza e di prosperit~ per tutti non appena che la repubblica fosse proclamata. Inutile è il far notare le disillusioni cui ha dato luogo nella massa operaia l'applicazione del regi me repubblicano; ora ci preme premunirci contro quelle non meno terribili, che ci attendono se ci abituiamo ad aspettare tutto dalla rivoluziorte, se ne facciamo uno scopo mentre non dovrebbe essere che un mezzo. Questi amici partono da un principio, lodevole in sè, di cui sono compenetrati : che si possano aggruppare degli elementi allo scopo di fare la rivoluzione; che si possa divenire abbastanza numerosi da tentare delle insurrezioni; che si possano creare delle situazioni in cui la rivoluzione scoppierà; e che i gruppi rivoluzionari organizzati potranno far evolvere il movimento nella direzione che loro piacerà d' impri81 lioteca Gino B arco

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