Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Un mercato di schiavi perfìcie del nostro territorio è il doppio, mandiamo a Roma un numero doppio di uccelli e tutto passerà come una lettera alla posta." Prima c'è la semplice bugia, poi il mendacio, poi la calunnia, e in cima la statistica. Un mercato di schiavi L'anno scorso, sulla Stampa dell'lt settembre 1952, lessi che "viva impressione" aveva causato la denuncia fatta sul Mattino d'Italia, quotidiano di Napoli, di un fatto, la cui gravità era tale da rendere "pallido" il caso dei bimbi di Cassino. Che cosa fosse successo ai bimbi di Cassino, non sapevo e non so. Ma leggendo La Stampa non riescivo a indovinare che cosa poteva essere successo di peggio che ai bimbi di Cassino. La Stampa, dunque, riportava la notizia che sulla piazza di Benevento i fanciulli erano messi all'asta. Nella piazza del Duomo, soprattutto dai vari paesi del Sannio, giungono insieme ai parenti o ai sensali i ragazzi che poi vengono acquistati da padroni, massari e mezzadri per i piu pesanti lavori agricoli. Il compensò anticipato ai genitori è di qualche quintale di grano e di poche migliaia di lire. Quest'anno un ragazzo sui tredici anni dai muscoli saldi e con la dentatura sana si paga, esattamente, per un anno intero di fatica, 4 mila lire e cinque quintali di grano duro. Il mercato si svolge con particolari e modalità che destano una sensazione di sdegno e di orrore. Quest' anno sono stati condotti addirittura dei bambini, ed alcuni apparivano, anche a prima vista, ammalati ed anormali. I bambini vengono presentati al compratore col petto nudo e, quasi fossero bestie da soma, dai familiari sono, con crudo linguaggio, mostrati e vantati i muscoli e le qualità di resi- $tenza alle sçfferenze, alle privazioni ed alle dure fatiche. Questo mercato è strenuamente difeso dai possidenti agricoli del Sannio, che hanno tutta la convenienza a rifornirsi di mano d'opera a prezzo irrisorio. Infatti essi, attraverso i propri avvocati, hanno sempre sostenuto che le autorità non possono proibire quello che è un comune ingaggio di mano d'opera. Per queste ragioni un intervento del procuratore della repubblica presso il Tri: bunale dei minorenni a Napoli rimase senza esito, tanto che il mercato continua. Un'interpellanza è stata ora presentata alla Camera dall'onorevole 1 Da "Il Mondo," 28 luglio 1953, a firma "Gaetano Salvemini." Riprodotto in "Controcorrente," aprile 1959, pp. 3-5. Sull'argomento scrisse una lettera al direttore il 15 agosto 1953 don Angelo Mariani dell'arcivescovado di Benevento. Rispose Salvemini in "Il Mondo," 15 settembre 1953. Segui ancora una replica di don Mariani in "Il Mondo," 10 novembre 1953, e nello stesso numero Salvemini chiuse la polemica. Pubblichiamo qui di seguito i due successivi interventi di Salvemini. [N.d.C.] 915 Bibloteca Gino Bianco

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