Frammenti di vita italiana garanzia in denaro ( bail) per assicurare la giustizia che non taglierà la corda. Il giudice americano commisura alla ricchezza dell'accusato e alla gravità dell'accusa le somme da essere depositate in garanzia. Solo nei casi di omicidio o di altro delitto grave, non c'è luogo per siffatta concessione. Mentre l'imputato rimane a piede libero, il giudice fa l'indagine, che si conchiude con l'assoluzione o col rinvio al pubblico dibattimento. L'accusato, se condannato, paga la pena dopo la sentenza. Le carceri non sono, perciò, affollate, come in Italia, da persone che aspettano talvolta anni per essere giudicate, e che al momento della sentenza debbono essere rilasciate, perché sono state in carcere un tempo su- · periore alla condanna inflitta, o perché sono addirittura innocenti. Talvolta si lamentano ingiustizie o arbitri. Ma nessuna istituzione di questo mondo può funzionare senza ingiustizie o arbitri. Massima ingiustizia e arbitrio è tenere in· prigione un uomo prima che sia condannato. A quali inconvenienti potrebbe dare luogo in Italia l'adozione del sistema americano, altri piu esperto di me può dire. Ma non mi par dubbio che un vantaggio evidente se ne caverebbe: quello di sfollare le prigioni. S'intende che nessun miglioramento è possibile se non si aumenta il numero dei magistrati addetti alla istruttoria. I magistrati in Italia sono cosf scarsi di numero che di regola lasciano la istruttoria agli agenti di polizia, i quali dovrebbero solamente accertare i primi indizi delle responsabilità e lasciare poi al giudice di esaurire l'inchiesta. Il giudice molte volte non fa che .firmare l'accusa compilata dall'agente di polizia. Intanto l'arrestato aspetta in prigione il pubblico dibattimento. Possibile che in Italia proprio quei problemi, che sono i veri problemi reali per chi sia geloso della propria libertà, non siano curati da nessuno? Democrazia, democrazia, democrazia, dice De Gasperi. Ma che democrazia è mai questa, in cui un uomo può essere tenuto in prigione prima d'essere stato regolarmente giudicato? Autonomie comunali Il sindaco di Predappio. - Sui giornali del 24 dicembre [ 1952] si legge che il prefetto della provincia di ForH ha sospeso dalla carica il sindaco di Predappio "per essere venuto meno, con il suo comportamento fazioso ed illegale, ai suoi doveri di ufficiale del governo, creando i presupposti di gravi turbamenti nell'ordine pubblico." Importerebbe discutere se il sindaco 1 Da "Il Ponte," febbraio 1953, pp. 240-242, a firma "G. S." [N.d.C.] 910 Bibloteca Gino Bianco
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