Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Frammenti di vita italiana Quando dall'occhio umano si passa all'occhio del Kodak, il prodigio deve essere accertato anche dall'occhio del Kodak. Se no, no. Pio XII non prese la precauzione di tenersi accanto nessun fotografo il 30 ottobre, 31 ottobre e 1° novembre del 1950 nei giardini del Vaticano. Quindi lui e il suo cardinale sono fuori causa. Egli vide quel che vide, e basta. Ma quella delle due fotografie, che si dice essere stata presa a Fatima il 13 ottobre 1917, e nella quale il sole si trova vicino all'orizzonte alle ore 12,30 precise, non può essere stata presa in quel momento. Non è un falso. È una fotografia autentica. Falsa è l'ora in cui si pretende che sia stata fatta. Non si capisce come l'organo quotidiano del Vaticano abbia potuto prenderla sul serio. O meglio si capisce, se si considera che certa gente vive in un mondo, nel quale la esperienza, la logica, il buon senso non contano niente non appena si tratta delle "meraviglie di Dio." Se ci fosse stato un fotografo al tempo di Giosuè, la biblioteca Vaticana conserverebbe religiosamente la fotografia del sole fermato da Giosuè. E conserverebbe anche la fotografia di Giona vomitato dalla balena, e magari quella di Giona che vomita lui la balena, se la Bibbia raccontasse appunto che fu Giona a vomitare la balena, e non la balena a vomitare lui. Le fotografie dell'Osservatore provocarono proteste in Portogallo fra gli stessi cattolici, e l'Osservatore Romano fu richiesto il 13 gennaio 1952 di smentirne l'autenticità. Che cosa avrebbe fatto un giornale, che non fosse stato accecato dal fanatismo? Avrebbe riconosciuto senz'altro il propno errore, e non se ne sarebbe parlato piu. Invece l'Osservatore Romano si decise a ritornare su quella storia solamente il 14 marzo, cioè due mesi dopo, e solo dopo che l' Associated Press aveva raccontato la storia. Ed eccolo a servire nel numero del 14 marzo 1952 una "precisazione" dalla quale si apprende che, "a quanto si dice," secondo "ambienti cattolici portoghesi,,, la fotografia pubblicata dall'Osservatore si riferiva a un fenomeno celeste, analogo a quello del 13 ottobre 1917, ma avvenuto dopo il 1917. Qualche giornale serio aveva tentato di "speculare calunniosamente sull'episodio." Ma l'Osservatore dichiarava: 1) Le fotografie di Fatima furono consegnate, con regolari autenticazioni, in occasione delle ultime grandi manifestazioni mariane, da persone accreditate e degne di fede. 2) Tale autenticità poi ci è stata ribadita per iscritto, su nostra richiesta, prima della pubblicazione. Se nonostante tutto ciò, le fotografie - come si afferma - non fossero autentiche - cosa di cui non potevamo dubitare - è chiaro che la nostra buona fede sarebbe stata sorpresa. Come è chiaro, in ogni caso, che il prodigio del 1917, avvenuto alla presenza di decine di migliaia di testimoni, non pochi dei quali tuttora viventi, è fuori di discussione. Qui non si tratta di "buona fede." Qui si tratta di cieca riluttanza a riconoscere l'errore, in cui si è stati tratti dalla slealtà altrui e dal fanatismo proprio. L'Avanti! del 14 marzo 1952 osservò che l'organo del Vaticano avreb906 Bibloteca Grno Bianco

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