Precetto pasquale obbligatorio piu dubbio che Benedetto Croce era morto in odore di santità, e magari avrebbe fatto qualche miracolo, e magari, col tempo, sarebbe stato santificato. Salvare la propria anima è affare cos1 scabroso che ognuno di noi avrebbe già abbastanza da fare per cavarsela da quel ginepraio meglio che può, e non gli rimarrebbe tempo per badare alle anime degli altri. Ad ogni modo, la preoccupazione per la salute eterna di un altro essere umano è sentimento gentile. Ma ad una condizione: che chi è mosso da siffatto sentimento si contenti di pregare fervidamente il buon Dio perché porti la luce nello spirito del morente e lo induca a domandare i conforti alla religione. Il sentimento non dovrebbe mai oltrepassare lo stadio mistico per scendere a... vie di fatto. Ma la salute eterna del paziente entra nel conto non piu che Pilato nel credo. Quello che conta è la "propaganda" che si può fare a profitto della Chiesa cattolica sulla pelle di chi non è piu in grado di difendersi da certe manovre. Piu ancora, conta il diritto che ha la Chiesa cattolica di affermare la propria giurisdizione su vivi, moribondi e morti. A questo scopo, si debbono magari mobilitare i carabinieri, cosf come fece il frate di Cesena (sul quale cfr. Il Ponte, marzo 1950, p. 329) per dare l'olio santo manu militari. Precetto pasqua/.e obbligatorid Dalla Gazzetta del Mezzogiorno del 7 aprile c. a. [1950]: Nella caserma Cimarrusti, sede dei carabinieri di Lecce, con l'intervento di monsignor Costa, ha avuto luogo con rito semplice e suggestivo, la cerimonia del precetto pasquale agli ufficiali, sottufficiali, graduati e militari di truppa dell'arma e loro famiglie. Tutti hanno ascoltato la messa celebrata dal presule e si sono accostati alla mensa eucaristica. Questa notizia fa pensare a quanto avveniva in tempi piu felici negli Stati della Chiesa. Chi era sotto precetto politico, cioè sotto quello che diciamo oggi sorveglianza speciale, doveva confessarsi una volta al mese e provarlo alle polizie con la testimonianza di un confessore approvato dal vescovo, e fare ogni anno gli esercizi spirituali per tre giorni almeno, in un convento da scegliersi dal vescovo. Punite le disobbedienze con tre anni di lavori pubblici. I carabinieri non sono sotto precetto politico, strettamente parlando. Ma 1 Da "Il Ponte," luglio 1950, pp. 831-832, a firma "G. S." [N.d.C.] 897 Biblotèca Gino Bianco
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