Niente leggi nuove! e lo Stato saranno entrambi sovrani allo stesso modo, lo Stato si prende cura del paesaggio, i cari fanciullini sono la gioia dei loro genitori, e cosf via sine fine dicentes. I socialcomunisti, che nella Costituzione del 1946- '47 non fecero nulla per scendere dal cielo in terra, abrogando la legislazione fascista in quanto annullava i diritti politici dei cittadini, pagano oggi il prezzo della loro insipienza. Ma se i socialcomunisti si hanno oggi quel che meritarono allora, noi, che la legislazione fascista non l'abbiamo mai riconosciuta, cioè l'abbianìo abrogata via via che veniva pubblicata, non dobbiamo associarci, cosf come fanno i tre partiti "laici," alla Democrazia cristiana nel ritorno alla pratica fascista che ci si promette. Dobbiamo resistere a questa ondata di fascismo rinascente, che la Democrazia cristiana e i suoi tre sottopancia "laici" gabellano per democrazia-democrazia-democrazia. Noi in fatto di libertà politiche dobbiamo chiedere il ritorno alla legislazione prefascista lealmente applicata. Ecco una "terza via" - né democristiana né socialcomunista - per cui dovrebbe mettersi una "terza forza," se mai riescisse a cristallizzarsi. Ma che ci sia o non ci sia una terza forza o una terza via, ognuno di noi deve resistere, per quanto può, a questo tentativo criminoso di mettere fuori della legge col metodo fascista metà della Nazione italiana. Quei comunisti che i democristiani e i loro sottopancia "laici" pretendono oggi di bandire dalla vita pubblica furono chiamati al Governo nella primavera del 1944 proprio dai democratici cristiani, dai liberali, dai socialdemocratici e generi simili, quando Togliatti cadde dal cielo a Napoli per fare inghiottire agli azionisti e ai socialisti il pateracchio Sforza-Croce-Badoglio-Vittorio Emanuele III-Luogotenenza. Non è da gente onesta far le viste di scoprire quel che i comunisti erano già allora. Quella metà della popolazione italiana, su cui i socialcomunisti hanno conquistato il controllo, dobbiamo volere che si converta e viva e non mai consentire che sia espulsa dalla unità nazionale. Ci vorrà tempo. Probabilmente non si arriverà a strapparne ai socialcomunisti che una parte. E il processo di restaurazione non può essere che lento e penoso. Ma il solo metodo per non interrompere questo processo è mantenere sempre aperta la discussione con quella parte che può imbrcccare una terza via. Rendere impossibile quel dialogo con una brutale resuscitazione delle leggi fasciste è rendere impossibile quella restaurazione; è condannare la Nazione ·italiana a una permanente guerra civile senza via d'uscita, a tutto profitto di un clericalismo fascista, il quale non riesce a trovare nessuna ragione di essere, salvo una perenne guerra civile stupida e brutale contro un Partito comunista messo alla disperazione come un lupo assalito dai cani. 879 BiblotecaGino Bianco
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