Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

La CED Nella discussione di questo problema - cioè quello di essere intelligenti, se non bene educati - i comunisti importano sottintesi che frastornano ogni calcolo obiettivo di danni temuti e di vantaggi sperati. Essi vogliono un'Europa disorganizzata e disarmata, la quale permetta allo Stato-pilota di arrivare all'Oceano Atlantico senza colpo ferire, aggregando via via i paesi conquistati - essi dicono liberati - al sistema sovietico. Se poi siete un comunista italiano, voi dovete desiderare un'Italia in cui un esercito sovietico possa importare il regime sovietico non appena. sia possibile, con la pace, con la neutralità, con la belligeranza. La parola, diceva Talleyrand, serve non a rivelare, ma a nascondere il pensiero. I comunisti nascondono il loro pensiero sotto una stupefacente varietà di formule, le quali sebbene facciano a pugni l'una coll'altra, sono spesso usate anche contemporaneamente. Ma il fondo del loro pensiero è sempre lo stesso: far trionfare nel mondo lo Stato-pilota. Questo vuol dire che in Italia il dibattito sulla CED, come su qualunque altro argomento, si riduce in fondo a un dibattito fra chi accetta e chi non accetta la soluzione comunista del problema interno ed esterno italiano. Io domando il permesso di chiarire su questo punto brevemente la . . . mia pos1z1one. Sono un socialista democratico all'antica, e per giunta riformista, grad~alista. Non ho nessuna obiezione a priori contro nessuna innovazione nella struttura economica italiana; sono anzi persuaso che si va verso una struttura economica sempre meno individualista e sempre piu collettivista. E non ho che disprezzo per l'enorme maggioranza di quella borghesia danarosa italiana che, ben piu della proprietà fondiaria, è la "classe dominante" in Italia, e di quella piccola borghesia intellettuale che dà a tutti i partiti politici la "çlasse governante," e di cui una parte serve la borghesia danarosa ed un'altra manovra per soppiantare la borghesia danarosa anche come classe dominante. Il problema da risolvere in Italia non è quello di liberare il popolo italiano dal putridume danaroso e dal putridume piccolo-borghese che gli è appiccicato; è quello di evitare che il putridume piccolo-borghese comunista, in un regime totalitario, aggravi il putridume piccolo-borghese anticomunista. lo darei volentieri una mano a liberare il popolo italiano dal putridume anticomunista, ma temo assai che il putridume comunista si rivelerebbe assai peggiore, dato il regime totalitario che sostituirebbe il regime attuale. Non consento al sistema totalitario, che i comunisti impianterebbero in Italia. Perché né mi attribuisco sui miei simili una superiorità intellettuale e morale, che mi dia su di essi diritto di vita e di morte, né ammetto che altri eserciti quel diritto sopra di me in forza di una superiorità che gli discenda dalle encicliche pontificie, o dalle encicliche moscovite, o da qualunque altra fonte di indiscutibile autorità. 877 BiblotecaGino Bianco

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