Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Italia scombinata orientamenti morali incrollabili. Questi tengono il posto di .qualunque costituzione scritta. Ricorderò sempre una lezione che mi dette nell'estate del 1947 una mia amica inglese, insegnante. Era stata sempre liberale (nel senso inglese, cioè democratico, e non nel senso italiano odierno, che significa quel che la parola conservatore vuol dire in Inghilterra); nel 1945 aveva votato per i laburisti, non avendo speranza in una vittoria liberale, e meno che mai volendo saperne dei conservatori. Nel 1947, dopo due anni di Governo laburista, si lamentava continuamente dei laburisti: era cominciato con essi un malcostume amministrativo di cui c'era da vergognarsi; sui treni mo!-" ta gente tentava di non pagare il biglietto: scandalo, cosa non mai vista prima; dove prima bastava un impiegato, ora ce ne erano cinque che facevano poco o nulla, ma che votavano per i laburisti; le classi medie erano distrutte dalla tasse, ecc. Un giorno le osservai che queste lamentele io l'avevo sentite continuamente ripetere in Italia fra il 1919 ed il 1922 dai miei colleghi insegnanti; ed era stato tanto vento nelle vele fasciste; sentendola parlare io mi domandavo se in Inghilterra si preparasse un movimento a tipo fascista. Mi interruppe indignata prima che finissi: "Da noi certe cose non succederanno mai." Incassai. Potevo fare altrimenti? La repubblica italiana ha una costituzione scritta, la Costituzione Ruini, lunga quanto la notte di Natale, che volle essere una costituzione perfetta, eterna, ne varietur, costruita col metodo filosofico-giuridico deduttivo caro alle aquile del "genio latino" e non col metodo empirico, induttivo, terra terra dei passerotti anglosassoni. Articolo primo: nella repubblica italiana tutti sono felici. - Articolo secondo: nella repubblica italiana non vi è disoccupazione. - Articolo terzo: nella repubblica italiana il lavoro è sovrano. - Articolo quarto: nella repubblica italiana lo Stato protegge il paesaggio. - Articolo quinto: nella repubblica italiana tutti vanno a scuola fino ai quattordici anni, anzi anche piu se credono sia il caso. - Articolo sesto: nella repubblica italiana nessuno può essere messo in prigione senza giusta causa, e meno che mai ammazzatovi. - Articolo settimo: nella repubblica italiana non esistono titoli di nobiltà, motivo per cui ognuno può dichiararsi principe, duca, marchese, ecc., se cos1 gli aggrada; soli titoli che conservano valore giuridico sono quelli conferiti dal papa. Con metodo non diverso gli alunni del collegio realr di Genova, al tempo di Lorenzo Benoni, formularono la costituzione della loro repubblica ideale.2 La classe degli asini di Edoardo Ferravilla3 non avrebbe costruito una Costituzione piu bella della Costituzione Ruini. E subito dopo avere annunziato al mondo quella Costituzione scritta 2 AUusione a un episodio del famoso romanzo Lorenzo Benoni, pubblicato nel 1853 da Giovanni Ruffini, nel quale il protagonista, dopo aver promosso una vittoriosa rivolta degli alli7"i della sua camerata nel Collegio Reale di Genova contro un compagno crudele e prepotente, redige il progetto di una Costituzione d~mocratica e repubblicana che dovrà d'ora innanzi reggere la camerata. [N.d.C.] 3 Allusione allo scherzo comico in un atto in dialetto milanese La class di asen di Edoardo Ferravilla, in cui è messa in caricatura la sesquipedale ignoranza degli allievi di una classe elementare. [N.d.C.] 858 BiblotecaGino Bianco

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