Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Italia scombinata opinione di parecchi fra noi, che chiamavamo i deputati antifascisti "imboscati" e "pisciafreddo." Ed è naturale che sia la opinione di tutti oggi, sebbene noi dovevamo allora, e tutti dovremmo oggi, tener presente che certe operazioni sono piu agevoli a consigliare che ad eseguire. Ma quando noi, oggi, siamo rimproverati per fare dell'" aventinismo," siamo rimproverati perché, invece di criticare l'opera della Democrazia cristiana e dei partiti "laici" incatenati con essa, dovremmo associarci ai partiti "laici" per appoggiare la Democrazia cristiana. Sarebbe come se ci si dicesse che nel 1924 i deputati antifascisti dovevano rientrare nell'aula • non per accusare Mussolini, ma per venire a qualche compromesso con i fascisti e col loro capintesta. Noi siamo biasimati non perché siamo "aventinisti" come i deputati antifascisti del 1924, ma perché non siamo "conformisti" come i deputati "laici" del 1952 e del 1953 fino al 7 giugno 1953 (e caso mai, anche dopo). Stando cosf le cose, sarà lecito osservare che se l'" aventinismo" del 1924 fu un errore, quell'errore salvò almeno l'onore; mentre il "conformismo" dei "laici" 1952-53 (e caso mai, anche dopo) sta perdendo tutto, cominciando giustappunto dall'onore. · Piu penoso è il rìmprovero che ci si fa di demolire nei partiti "laici" i soli strumenti, di cui sia possibile disporre per preparare un avvenire meno sciagurato del presente: essi soli possono secondare la sinistra democratico-cristiana nel resistere tanto alle insidie della destra democraticocristiana e dei monarchici e missini con cui quella occhieggia, quanto agli assalti dei comunisti che muovono dalla sinistra. Nella primavera del 1952 si dovette alla combinazione fra la sinistra democratico-cristiana ed i partiti "I . · " 1 f " · S " f ' a1c1, se a amosa operaz10ne turzo nau rago. Dobbiamo, dunque, continuare per tutta l'eternità a funzionare con1e pezze da piedi alla Democrazia cristiana, sol perché nella primavera del 1952 la su~ sinistra rifiutò la "operazione Sturzo," e dopo di allora la destra democratico-cristiana è andata facendone di tutti i colori, malgrado la resistenza della sinistra nel partito? E che tecnica politica è mai quella, che conduce i partiti "laici" a perdere metà dei loro effettivi nello· sforzo di appoggiare una Democrazia cristiana, la cui sinistra resiste alle forze reazionarie, mentre la destra civetta con esse? Ma resiste davvero? Anzi, esiste davvero? Che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa. - Per quanto possa riescirci ostica l'opera della destra democraticocristiana - insistono i nostri amici - essa ci lascia almeno il diritto di parlare, mentre missini e monarchici e comunisti ci garrotterebbero. - Vero. Ma a che cosa ci servirebbe quella libertà, se non dovessimo farn~ uso per criticare il malcostume di chi ce la largisce e non dovessimo farne uso neanche per mettere in luce l'errore di quei :'laici" i quali lasciano correre quel malcostume? Anche sotto Mussolini avremmo potuto godere la libertà o di approvare o di tacere. Anche in una Italia. stalinizzata godremmo di siffatte libertà. E la destra della Democrazia cristiana (dato che la sinistra esistesse e non si rendesse. solidale con la destra) c1 856 BibliotecaGino Bianco

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