Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Atto di contrizione sue speranze. Ma ricorda a tutti gli uomini della DC da che è sorto il mandato e con quale spirito essi debbono rispettare il mandato popolare. Insomma De Gasperi non era che il capitano del vapore; il padrone del vapore era il papa. Nel 1953, la Democrazia cristiana non ha ottenuto il 48,4 per cento, ma il 40,9 per cento dei voti. Con tutto questo, la ipoteca clericale sulla politica italiana rimane incrollabile. Immaginarsi se si fosse trattato del 50 per cento piu uno. Ecco perché mi sento obbligato a rallegrarmi se gli elettori impedirono al premio di maggioranza di scattare. Ecco perché ringrazio quei miei numerosi amici, che dopo aver letto sul Mondo del 16 maggio il mio articolo Un soldo di speranza?, mi scrissero e mi dissero che non erano d'accordo con me, e che avrebbero votato per Unità popolare. Ecco perché debbo pubblicamente fare atto di contrizione per avere dato un consiglio, che fortunatamente lasciò il tempo che trovava. Ecco perché ho acceso una candela innanzi alla immagine del mio santo protettore per grazia ricevuta, anche se non domandata. Questo non vuol dire che io mi penta di aver affermato che la rappresentanza proporzionale senza premio di maggioranza, in un Paese come l'Italia, rende impossibile qualunque governo stabile ed efficiente. Quella verità non esclude l'altra verità: che non si deve rendere, con quel premio, stabile ed efficiente un Governo cattivo: e un Governo dell'Azione cattolica - quale si è rivelato durante la campagna elettorale - che col servizio dei partiti "laici" fosse uscito da un premio di maggioranza nelle elezioni del 7 giugno 1953, sarebbe stato un Governo non cattivo, ma pessimo, dico dal punto di vista dei partiti "laici," dato che il "laicismo" sia una cosa seria e non una burletta. Il che non vuol dire che non possa venire un Governo anche peggiore: ché il peggio non muore mai. Mi sia consentito anche di aggiungere, per rendere meno grave il mio errore, che io ho sempre detto e ripetuto nell'autunno passato ai tre partiti sedicenti "laici" che essi dovevano esigere dalla Democrazia cristiana un certo numero di impegni programmatici immediati o a scadenza nei prossimi cinque anni, e una ragionevole limitazione al premio di maggioranza, se la Democrazia cristiana voleva ottenere il loro consenso a quel ragionevole premio ed al successivo apparentamento elettorale. Purtroppo i condottieri dei tre partiti sedicenti "laici" non domandarono nessun impegno; accettarono di rinviare ogni discussione programmatica a dopo le elezioni (e vediamo oggi quel che avrebbe potuto ottenere se l'Azione cattolica avesse conquistato il premio di maggioranzà); accettaron~ supinamente il premio di maggioranza nella misura imposta dalla Democrazia cristiana; si consegnarono man1 e piedi legati al loro alleato maggiore; e cosf provocarono prima la ribellione di Unità popolare e poi il disprezzo degli elettori. Tutto compreso, posso sperare che il consiglio da me dato di votare 853 BibliotecaGino Bianco

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