Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Atto di contrizione Inoltre non si sono troppo spesso applicate le sanzioni del codice penale contro le flagranti violazioni della legge perpetrate dai socialcomunisti [ ... ] . Le leggi particolari, solennemente promesse per difendere le istituzioni democratiche, sono state insabbiate [ ... ] . Si è avuto cosi il risultato che, mentre si combattevano i movimenti di destra, si sono lasciate quasi indisturbate le sinistre [ ... ] . Le riforme sociali, poi, come è dimostrato dal vistoso aumento delle sinistre, non hanno distaccato dal comunismo neppure tutti coloro che ne hanno beneficiato, sia perché fatte con un certo spirito demagogico, sia principalmente perché in molti casi si è data l'impressione di cedere nell'intraprenderle ai moti suscitati dagli avversari. Se non avete capito, saltate a pagina 98 nello stesso fascicolo della Civiltà Cattolica, che ha pubblicato l'articolo di padre Messineo, e lo scrittore della "cronaca contemporanea" vi farà sapere che la Giunta esecutiva del Partito nazionale monarchico, in data 18 giugno, ha domandato "una nuova politica, capace di interpretare le vitali esigenze spirituali, sociali, economiche della Nazione e di realizzare l'effettiva pacificazione nazionale e sociale del popolo italiano"; e in attesa degli "sviluppi della nuova situazione" quella Giunta esecutiva ha proclamato i seguenti principii: 1) Necessità del mantenimento delle basi della politica estera italiana nella partecipazione all'.alleanza atl~tica, con la salvaguardia della dignità e dei diritti della Nazione; 2) migliore distribuzione del reddito nazionale a favore delle classi medie e proletarie e maggiore protezione della privata iniziativa contro i danni di una cattiva economia statalizzata; 3) collaborazione fra le classi, n·ella superiore unità della Nazione. Questi "ibis redibis" possono dir tutto o niente. Ma lo scrittore della Civiltà tattolica commenta quelle formule, che non impegnano a niente di determinato, con le parole seguenti: "Come si vede, questi principii sono molto piu vicini al programma democristiano che non la indicazione del timone a sinistra." Lo scrittore ci fa sapere eziandio che un comunicato dei missini "dopo aver sentenziato che il Paese ha espresso la sua sfiducia al Governo presieduto dall'onorevole De Gasperi," ha dichiarato "necessaria la formazione immediata e non differibile di un _nuovo Governo, che, previo allontanamento dei. responsabili di un quinquennio di attività demagogica e faziosa, inizi una nuova e diversa politica." Lo scrittore accompagna queste affermazioni col commento che le parole missine sono meno "ireniche" che quelle del Partito monarchico; ma forse la ristrettezza della maggioranza, su cui può far conto il Governo, "suggerirà pensieri .di moderazione ai parlamentari di destra; i quali, ove si abbandonassero a una opposizione sistematica, non potrebbero non vedere profilarsi all'orizzonte uno slittamento del potere verso la sinistra, e quindi l'avvento di quel Governo comunista che, per programma, si sono impegnati a impedire con ogni forza." La Civiltà Cattolica, dunque, auspica una coalizione governativa di democratico-cristiani e monarchici, con una "copertura" verso i missini, i quali nei momenti critici sostengano la coalizione cosf come la corda sostiene l'impiccato. 851 Bibloteca Gino Bianco

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