Italia scombinata che seguirebbero l'esempio. Eppoi, ci debbono essere ovunque uomm1 e donne, che informati sul censimento si diano da fare pe: sollecitare nei loro ambienti vicini e lontani il maggior numero possibile di risposte. L'individuo capace di iniziativa è il principo e la fine di tutto quanto avviene. Chi aspetta per agire ordini dall'alto e non da se stesso, non agirà mai, o, anche se agirà, conchiuderà poco o niente. Quanti risponderebbero all'appello, cioè farebbero solamente lo sforzo di scrivere una cartolina per affermare il proprio indirizzo di pensiero, per dare il proprio indirizzo di casa? Se fossero pochi, bisognerebbe rico- · nascere che la botte italiana non può dare vino diverso da quello che dà, e bisognerebbe mettersi l'animo in pace: "Ite missa est." Se invece rispondessero in gran numero, si avrebbe una prima informazione sul personale disponibile nelle diverse parti d'Italia per un'opera rinnovatrice in ciascuno dei partiti "laici." Da cosa nasce cosa. Il Comitato nazionale laico non avrebbe bisogno di grande spesa. Basterebbe potesse pagare un segretario che raccogliesse e classificasse le cartoline del censimento. Una diecina di persone, che contribuissero a quella spesa, dovrebbero facilmente provvedere al fabbisogoo. Anche cQ].oro, che rispondessero all'invito, potrebbero contribuire alle spese, usando, nel mandare le notizie richieste, una cartolina con risposta pagata non utilizzata. "Perché indugiarci anche su inezie come la cartolina con risposta pagata?" mi dice un amico che ha letto questo manoscritto. "Un milione si fa presto a trovarlo." Mi è stato raccontato che alla segreteria di un partito "laico" arrivò una lettera che diceva su per giu cosi'.: Abbiamo fondato qui una fiorente sezione del partito. Stipendio per il segretario: tante lire mensili; affitto del locale: tanto; telefono: tanto; inserviente: tanto; posta e cancelleria: tanto. Mandateci con cortese sollecitudine le spese per i primi tre mesi almeno. Ebbene, proprio questi conti mandati a Roma hanno ridotto tutti i partiti alle condizioni, nelle quali è naufragata ogni loro dignità, e nessuno prende piu sul serio niente. Settant'anni or sono, quando Turati, Bissolati, Prampolini fondarono il Partito socialista, nessuno anticipò loro i milioni perché rinnovassero in quattro e quattro otto la faccia del mondo. Nessuno credé di rivolgersi ad una banca perché li aiutasse a far presto. Si proponevano un'azione a lunga scadenza. Se qualcuno, in Italia, non la rompe col malcostume dei milioni accattati di qua e di là per "fare" la Democrazia cristiana o la socialdemocrazia, o la repubblica o il comunismo, tutti i partiti andranno sempre piu sprofondando nella melma ed alla fine vi affogheranno. Di quel tuo milione, caro amico, non saprei che farmene. Quel che importa sapere è quanti in Italia sono pronti a mettersi in marcia a spese proprie, senza aspettare denari caduti da non si sa quale set840 Bibloteca Gino Bianco
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