Un soldo di speranza? Parole di un cattolico non clericale. Ma chi facesse assegnamento sulla ribellione di una sinistra democristiana alle prevaricazioni di una destra appoggiantesi al Vaticano correrebbe rischio di soffrire forti delusioni. Questo non vuol dire che una resistenza di quella sinistra nell'interno della Democrazia cristiana, in forma non clamorosa e almeno sino a un certo punto, non sia un fatto possibile. Si cammina su terreno assai malsicuro, quando si trattano soggetti di questo genere. Un soldo di speranza?1 Un operaio mi scrive per scaricarmi addosso, come pistolettata a bruciapelo, una domanda: "Come debbo votare il giorno delle elezioni? " Nessuno può pretendere che io m'impanchi a direttore di coscienza per i molti che si sentono, oggi, in Italia, sperduti nel buio, pel resultato ottenuto dai partiti "laici" con cinque anni di raffinate "abilità." Ma una risposta ,a quella domanda l'ho anch'io, come l'hanno tanti altri, e non vedo perché dovrei nasconderla, quasi fosse una malattia segreta. Eccomi, dunque, a rispondere. Non astenerti: gli anarchici si astengono, ma le nostre miserie non li tangono. Non votare scheda bianca: sarebbe una forma di qualunquismo senza capo né coda. Non votare né comunisti, né loro compagni di viaggio, né loro idioti utili, né fascisti, né monarchici, né democratico-cristiani. Non ti restano, dunque, che i liberali, i repubblicani e i socialdemocratici. Stringiti fortemente il naso tra il pollice e l'indice, e vota per quella lista che presenta il minor numero di candidati sospetti, e in quella lista dà , il voto di preferenza al candidato che ti sembra migliore degli altri. In qualche circoscrizione avrai innanzi a te anche liste dissidenti da quelle ufficiali repubblicane e dei socialdemocratici: se questi dissidenti non si lasceranno irretire dalle manovre comuniste, e svilupperanno nella campagna elettorale altrettanta intransigenza verso i comunisti quanta ne dimostrano verso i partiti in cui hanno militato fino a ieri, è da sperare che i dissidi odierni vengano prima o poi composti. La tua libertà di scelta è assai limitata. Devi fare di necessità virtu. C'è da stare poco allegri. Ma dove c'è una sola via, quella è la migliore. Ad ogni modo ricordati che la storia non finisce il giorno delle elezioni. Proprio all'indomani deve ricominciare un nuovo lavoro. t Da "Il Mondo," 16 maggio 1953, p. 1. Riprodotto in Italia scombinata, cit., pp. 243-248. [N.d.C.] 837 Bibloteca Gino Bianco
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