Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Nota al testo Come è spiegato nell'ampia prefazione, alla quale rimandiamo, il presente volume raccoglie scritti di vario argomento, trascelti fra quelli non compresi nei precedenti Yolumi: scritti che abbiamo cercato di ordinare sistematicamente in varie parti. Nella prima parte, Maestri e compagni, dopo la prolusione del 16 novembre 1949 all'ateneo fiorentino, letta da Salvemini nel momento in cui risaliva sulla cattedra dovuta abbandonare venticinque anni prima, compaiono i profili o i ricordi dei suoi maestri di studi e compagni di lotte politiche, <la Pasquale Villari a Piero Gobetti. La seconda parte, Scritti metodologici, unisce alla prolusione messinese del 1901, pubblicata nella Rivista Italiana di Sociologia del 1902 col titolo La storia considerata come scienza, la traduzione italiana (non sempre felice, ma da noi conservata, salvo alcune correzioni, perché è quella che Salvemini aveva accettata per l'edizione italiana), intitolata Storia e scienza (Firenze, 1948), del corso di quattro lezioni tenuto all'università di Chicago nel 1938, e pubblicato l'anno dopo dalla Harvard University Press col titolo Historian and Scientist. Chiude questa parte lo scritto Empitici e teologi, pubblicato postumo da Roberto Vivarelli, sul Ponte del 1968. Nella terza parte, Fra storia e politica, sono raccolte polemiche e recensioni varie, pubblicate su vari periodici, dalla ghisleriana Educazione politica alle riviste di questo dopoguerra. In esse la passione del politico si salda con la vivacità e il rigore dello storico; e gli argomenti affrontati vanno da Cattaneo e da Mazzini fino al fascismo, alla Seconda guerra mondiale, alla Resistenza. La quarta parte raccoglie gli articoli piu significativi - sotto il profilo politico e umano - dell'Unità, dal principio del 1912 alla fine del 1920, esclusi naturalmente tutti quelli già apparsi nei volumi precedenti. L'ordine cronologico seguito in questa sezione permette di cogliere la posizione di Salvemini di fronte ai problemi della vita politica italiana, in anni tanto decisivi per lui e per il mondo. Nella quinta parte compaiono le Memorie di ttn fuoruscito (già edite in volumetto a parte, a cura di Gaetano Arfè, edizioni Feltrinelli), seguite da alcuni brevi e poco noti testi salveminiani, concernenti la sua posizione di fronte all'avvento del fascismo e negli anni dell'esilio. Nella sesta parte è riprodotto l'opuscolo Carlo e Nello Rosselli, pubblicato all'indomani dell'assassinio, prima in Inghilterra e poi in Francia. Seguono alcune pagine in memoria dei fratelli, della madre loro, della moglie di Carlo. Nella settima parte, alla quale si è dato il titolo salveminiano di Italia scombinata, è compresa una larga scelta dei suoi articoli politici del secondo dopoguerra, dal 1947 al 1956; seguita dai Frammenti di vita italiana (altro titolo salveminiano), brevi e pungenti commenti a fatti e fatterelli della cronaca quotidiana <li quegli anni. L'appendice, infine, riporta le ultime parole di Salvemini morente, un passo del suo testamento, e l'articolo di Ernesto Rossi, pubblicato dal Mondo nel settembre del 1957. Un articolo stupendo, posto quasi come sigillo del presente volume, e di tutti quelli che lo hanno preceduto. I curatori rivolgono un grazie particolare, per i preziosi aiuti e consigli, a Ada Rossi, Michele Cantarella, Vittorio Parmentola, Enzo Tagliacozzo, Roberto Vivarelli. G.A. - A.G.G. 38 BiblotecaGino Bianco

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