Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Prefazione l'Inghilterra e la Francia, da un lato, e la Germania e l'Italia dall'altro. E a questi scrittori· dell'Occidente ancora libero diceva: "Non disprezzate le vostre libertà, difendetele ostinatamente pur continuando a dichi'ararle insufficienti, a lottare per svilupparle." 6. Carlo e Nello Rosselli. - Questo opuscolo, pubblicato dalle _edizioni di Giustt'zi·ae Li'bertà nel marzo del 1938 (dopo che un testo pùl breve era apparso i'n Inghilterra l'anno pri'ma) si aggiunge agli altri scrùti sui Rosselli già pubblicati' nei precedenti volumi: la prefazione a Oggi in Spagna domani in Italia (Scritti sul fascismo, II, pp. 592-600,) L'assassinio dei Rosselli (ivi, pp. 600-632), alcune pagine del saggi·o Il "Non Mollare" (Scritti sul fascismo, III, pp. 465 sgg.). A questo opuscolo, che contiene la prima biografia dei· due fratelli, abbiamo unito la Prefazione del 1945 ai Saggi sul Risorgimento di Nello Rosselli; i'l discorso pronunciato il 29 apri'le 1951 a Palazzo Vecchio a Firenze, in occasione del ritorno dalla · Francia delle salme di' Carlo e Nello; un ricordo di Mari·on Rossellz', la moglie di' Carlo, e uno della madre Amelz'a Rosselli, nel momento della loro morte. Tutte queste pagine ci di'mostrano quello che furono i due fratelli nella vita di' Salvemini (la cui salma, ri'cordiamolo, oggi ri'posa accanto alla loro nel cimitero fiorentino di Trespiano ). 7. Italia scombinata. - Il titolo di quest'ulti'ma sezione, pi'uttosto amaro, ma non pri'vo di' una certa bonaria e affettuosa irom·a, era stato coniato dallo stesso Salvemini per una raccolta di suoi arti'coli degli ultimi anni, qui ri'prodotti' solo in parte, mentre molti' altri sono stati' da noi aggiunti. Abbi'amo dovuto, anche per questa sezione, operare una scelta: ma con lo scrupolo di' restituire l'immagi'ne autentt'ca dell'ultimo Salvemini, dall' anno del suo ritorno in ltalt'a (1947) dopo un piu che ventennale esi'lio, fino alla morte di dieci anni· dopo. Furori polemi'ci si alternano ad assalti di scoraggi'ata stanchezza, i'llusioni i'ngenue a focose ingiustt'zie, errori di giudi'zi'o a intui"zi'om·profonde. È ancora un Salvemi'ni terribi'lmente vi·vo. Ernesto Rossi, che pure in questo periodo non gli lesinò mordenti' rimproveri (come quello d'ùidulgere alle rissose polemiche, di dar troppo peso all'"abbai'are di cani· da paglt'ai'o"; o quello di' non tener suffi'ciente conto, nei suoi giudizi' politi'ci, di' "quelle che sono le alternative possi'bili"; o quello di' un certo "astrattismo"), aveva ben ragi'one di' scri'verglt' il 23 febbrai'o 1947: "Hai· ancora la passione, i'l vigore, la causticità polemi'ca, il ri·gore logi·co di quando . ti' ho conosciuto, quasi trent'anni fa." Altro che gli "otia di una innocente senilità," dei· quali· qualcuno ha parlato con malevolenza/ I primissi"mi articoli, del 1947, sono ancora dominati' dalle preoccu• pazi'om· e dai problemi· che lo avevano travaglt'ato negli ulti'mi anni·, i'n America (e per i quali rimandi'amo al volume L'Italia vista dall'America): le responsabilità della monarchia, la disti'nzi'one fra popolo e regi'me, le ultime polemiche con i fascisti' ancora, si direbbe, in atti'vità di servizio. Ma 32 BiblotecaGino Bianco

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