Recensione della "Cronologia della Seconda guerra mondiale" dello Stato maggiore dell'esercitd STATO MAGGIORE DELL'EsERCITo-UFFICIO STORICO, Cronologia della Seconda guerra mondiale, Editrice Faro, Roma 1949. Speravo di apprendere, per quanto sommariamente, da questo libro pubblicato dall'Ufficio storico dello Stato maggiore dell'Esercito italiano, le vicende della spedizione inviata da Mussolini in Russia nell'estate del 1941. A p. 195 ho trovato che il corpo di spedizione italiano in Russia (CSIR) era costituito da due divisioni autotrasportate e una celere. Autotrasportate? Tutti gli ufficiali inferiori e soldati, che parteciparono a quella spedizione, vi diranno che andarono sempre a piedi, in quella orribile pianura e in quella eterna estate. Lo Stato maggiore italiano ha deciso che furono autotrasportate. A p. 196 (19 agosto 1941) il bollettino tedesco cita le truppe italiane del CSIR per aver fornito "eccellenti prove della loro capacità sia in combattimenti che nelle marce." Non erano dunque autotrasportate? A p. 199, sotto il 20 ottobre, apprendiamo che Stalino è occupata dai tedeschi "in concorso con truppe del CSIR," le quali conquistano la stazione e il nodo ferroviario "dopo una marcia faticosa per i reparti italiani." Non erano dunque autotrasportate? Conquistata Stalino, le truppe italiane proseguono la loro avanzata verso il Donez. A piedi o autotrasportate? - A piedi, a piedi - vi diranno soldati e ufficiali, tutti autotrasportati a quel modo. Quei poveri diavoli fecero migliaia - diconsi migliaia - ài chilo~ metri a piedi. Essi dicevano che "se i soldati russi avessero saputo fare a piedi tanti chilometri e avessero saputo razziare le galline, le oche e le mucche nella maniera che solo gli italiani sapevano fare, sarebbero state le truppe piu in gamba del mondo." A vero dire le truppe italiane in principio erano fornite di automezzi; ma ben presto il comando tedesco non ebbe benzina per essi; gli automezzi dovettero essere abbandonati; e la benzina venne fuori quando i tedeschi li presero per sé. A p. 274, 17 dicembre 1942, i russi riescono a penetrare nello schieramento italo-germanico-romeno a Novokalitva, e il comando dispone un "leggero arretramento." Il 19 dicembre il comando, "riusciti vani alcuni tentativi di chiudere la falla fatti da unità tedesche sopraggiunte a scaglioni," ordina il ripiegamento delle unità italo-tedesche "su nuove posizioni." Tutti sappiamo che cosa vogliono dire "le nuove pos1z1oni." Ma lo Stato maggiore italiano ci fa sapere che "il valido contributo 1 Da "Il Ponte," aprile 1951, pp. 410-411, a firma "Gaetano Salvemini." [N.d.C.] 296 BiblotecaGino Biànco
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