Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Fra storia e politica Cecoslovacchia, fa visita al Foreign Office, e "vi lascia una favorevole . . ,, 1mpress10ne. 27 luglio 1936 - Lloyd George afferma che l'Inghilterra non deve a nessun patto lasciarsi implicare in una guerra per la difesa dei bolscevichi; non capisce perché la Francia non viene a patti con la Germania, avendo per questa via nulla da perdere e tutto da guadagnare. Insomma già nell'estate del 1936 i governanti dell'Inghilterra hanno fatto definitivamente le carte per la partita che dovrà essere giocata da Hitler, nel 1938, prima in Austria, poi nella Cecoslovacchia. Il doppio gioco di Stalin Stalin non era cieco. Aveva aderito al princ1p10 della sicurezza collettiva garantita dalla Società delle nazioni, perché la sicurezza collettiva era la sicurezza anche della Russia contro I-Iitler: non era uomo da crederci molto, ma provare non nuoceva... E aveva secondato la politica di Mussolini nella guerra di Etiopia, perché sperava che questa guerra servisse a consolidare l'associazione franco-italiana contro Hitler. Ma la Società delle nazioni e la sicurezza collettiva fallirono definitivamente proprio con la guerra d'Etiopia. Il presidente dei commissari del popolo, Molotov, nel gennaio 1936, prese nota del fatto che "certe grandi potenze una volta erano considerate come partigiane della sicurezza collettiva e della Società delle nazioni." E Litvinov osservò il 17 marzo 1936 che Hitler, nel promettere di non aggredire l'Europa occidentale, mirava ad ottenere la mano libera verso la orientale. H. Denny, corrispondente da Mosca del New York Times, il 6 aprile 1936, riferf che era opinione oramai ben definita a Mosca che la Germania mirava a muoversi verso est, senza esser disturbata dall'ovest. Il quotidiano ufficiale del Governo russo, lzvestia, notava una crescente tendenza in Inghilterra ad accordarsi con la Germania per garantire la pace nell'ovest "dando alla Germania libertà d'azione nell'est." Il fallimento della Società delle nazioni risultò definitivo nella guerra di Spagna e nella farsa del "non intervento" (1936), e piu che mai nell' Anschluss dell'Austria alla Germania (1938). Se Stalin ancora si fosse fatto illusioni - e Stalin non era uomo da farsene - lo squartamento della Cecoslovacchia nell'autunno del 1938, e la definitiva distruzione nella primavera del 1939, gli avrebbero spalancato gli occhi. Come ha osservato Sir Lewis N amier, nel migliore libro che abbiamo sulla crisi del 1938-1939 (Diplomatic Prelude, Macmillan & Co, London 1948, p. 146), quel "Patto a quattro," che nel 1934 Mac Donald e Sir John Simon si erano fatti mettere in tasca da Mussolini e lo avevano accettato e che la diplomazia francese aveva ridotto a nulla, funzionò a puntino nel 1938 nell'affare della Cecoslovacchia: quell'affare fu conchiuso in una Europa, da cui la Russia era estromessa, proprio come 290 BiblotecaGino Bianco

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