Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Ludwig e Mussolini donne sugli uomini forti," disse il duce. Inutile entrare nella vita privata della "figura storica." Paulo majora canamus! Mussolini spiega come organizza le giornate per trarre maggior profitto dal tempo a sua disposizione - problema che ogni persona di buon senso risolve a modo suo. Ludwig è estasiato: "tecnica goethiana." - Mussolini modestamente confessa di sentirsi "affine" a Dante, per la passione faziosa e l'implacabilità; Ludwig ha un fremito di delizia: "Ciò è bismarckiano." - Mussolini dice che non ha bisogno di un'opposizione perché un'opposizione se la creava nel suo intimo. Proprio nel 1932 il Presidente americano Hoover si sarebbe sbarazzato ben volentieri del suo competitore Roosevelt, creandosi un'opposizione nel suo intimo, a piacer suo. Ma Ludwig, trasportato da un'ondata di entusiasmo, commentò: "Io sento Lord Byron." - Mussolini ha scritto il racconto della sua giovinezza. Ludwig paragona Mussolini a Trockij. - Mussolini spiega come prepara i suoi discorsi. Ludwig gli fa sapere che anche Lenin doveva aver composto cosf i suoi discorsi. - Mussolini spiega il principio, a dire il vero non molto originale, in base al quale "se si pongono certe premesse non bisogna spaventarsi di certe conseguenze." E Ludwig replica: "Logica napoleonica, e io non ho nulla in contrario." - Ludwig parla di Platone, e Mussolini allunga il braccio, ed ecco il "poderoso volume" di Platone. - Ludwig parla di Cesare, e Mussolini allunga il braccio, e dà a Ludwig uno Shakespeare aperto - guarda combinazione! - giust'appunto al Giulio Cesare. - Ludwig legge i versi di Goethe, in cui il centenario Faust sogna una nuova umanità, libera, redenta dalle arti della pace - versi che tutti in Italia sanno a memoria perché vengono cantati dal tenore alla fine del Mefistofele; e Mussolini, commosso dal "sorprendente" parallelo che Ludwig istituisce tra lui e Faust, "legge lentamente ad alta voce i versi tedeschi." In un altro colloquio tuttavia Mussolini asserisce di aver studiato profonda1nente le opere di Goethe, "soprattutto il Faust - tutte due le parti"; e Ludwig non gli chiede come mai, quando studiò il Faust, non fosse stato colpito da quei versi, e ha ora desiderato di leggerli len~- mente e a voce alta, come se non ne avesse mai conosciuto l'esistenza. Ma Ludwig, lo psicanalista, evita le domande imbarazzanti. Anzi cucina le domande in modo da suggerire le risposte. "Quando eravate diretto a Roma, il vostro stato d'animo era quello di un artista o quello di un profeta? " - "Artista." - "Io sono favorevole al movimento," disse Mussolini. E Ludwig: "Il vostro movimento è ondulatorio o è piuttosto simile all'ascesa delle Alpi?" "All'ascesa delle Alpi." E cosf via. L'illustre storico psicanalista non si avvide che il duce lo pigliava in giro, quando gli disse che nel corso di sette anni aveva riveduto un milione e mezzo di affari. Se avesse dedicato a ciascun affare non piu che cinque minuti primi, avrebbe avuto bisogno di sette milioni e mezzo di minuti primi per sbrigarsi dell'intero mucchio. Siccome in un anno non si possono contare piu che 525.600 min1:1tiprimi, l'eroe di Ludwig non avrebbe potuto sbrigare piu di 105.120 affari all'anno, e non piu di 735.840 275 Bibloteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==