Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Mussolini storico di se stesso l'identica intenzione. Certe coincidenze non sono impossibili, ma di regola si trovano solamente nei romanzi polizieschi I Ogni difficoltà scompare se si costruisce l'ipotesi che l'agente provocatore, alcuni giorni prima, abbia messo gli occhi sul figlio dell'antico anarchico, e gli abbia parlato del colpo che si sarebbe dovuto tentare. Il giovinetto, all'insaputa della famiglia, si munf del revolver che stava in casa. Ma qualcuno lo sorvegliava, e non gli dette il tempo di servirsene. Intanto l'altro sparava il colpo a salve. E immediatamente -si procedette al linciaggio. Cosf fu designato il colpevole in chi non poteva piu parlare, e la spiegazione della sua colpa si trovava nei precedenti anarchici della famiglia. Ma il diavolo fa .le pentole e non fa i coperchi. Nella confusione del momento nessuno pensò a trafugare la rivoltella inesplosa, o qualcuno, che non apparteneva alla combriccola, la raccolse e la consegnò alla polizia. E quella rivoltella inesplosa dimostra che un'altra •rivoltella fu esplosa da un altro. E anche essa, associata a tutti gli altri indizi che si possono mettere insieme, conduce alla ipotesi che l'attentato fu il frutto di una simulazione. Cosf · si comprende anche perché Mussolini non mise un "falso," ma un esclamativo ed un interrogativo in margine alle mie parole. Assai probabilm,_entenon fu informato, né prima né dopo, su tutti i particolari che erano stati predisposti per la buona riuscita della manovra. Quei particolari rientravano nella competenza di chi doveva organizzare la faccenda di Bologna (in collegamento col complotto Garibaldi). Il punto interrogativo di Mussolini dimostra, se non m'inganno, che l'uomo, ben sapendo che Mammolo Zamboni e sua cognata erano innocenti, riteneva opinabile il mio dubbio che il colpo di revolver fosse stato sparato a salve. Non era sicuro che io fossi fuori strada. Dato che in un libro di 338 pagine ben 282 rimasero vergini di smentite, o punti esclamativi, o punti interrogativi, od anche di parole sottolineate o segnate in margine, e che il fascista meglio informato, che io potessi desiderare, trovò non piu che sei punti da contestare, con smentite false, o correzioni in particolari di nessun conto, o due equivoci punti esclamativi, ed un piu che equivoco punto interrogativo -, potrei pensare di non aver passato male il mio esame di storia innanzi ad un giudice che aveva ogni interesse a bocciarmi. Fortunatamente non pochi errori - anche gravi - sfuggirono al giu-. dice. Li ho corretti meglio che potevo nel rielaborare il libro per una nuova edizione. Ma chi sa quanti altri ne sono rimasti! 273 Bibloteca Gino Bianco

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