Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

I socialisti di Sesto I socialisti entrano in scena appunto con quel numero Per le trecciaiole. Fu diffuso per opera di alcuni studenti fiorentini un mese dopo l'agitazione: e quegli studenti erano senza dubbio socialisti. Arrivarono con la vettura di Negri, ma oramai la prima scintilla era scattata. Il 1 ° giugno 1896 una Associazione elettorale socialista fu costituita da una ventina di persone fra cui un cartolaio, un falegname, e due operai della fabbrica Ginori. · Dieci di quelle povere diavole, che non essendo contente di guadagnare dieci centesimi al giorno, avevano scioperato, furono processate per incitamento allo sciopero, e quattro condannate a pene varianti da 7 a 42 giorni di reclusione. Le difese gratuitamente Pescetti, ed appartiene al Pescetti l'opuscolo Alle trecdaiole diffuso dagli studenti: "Vincete, dunque, brave trecciaiole, la vostra inerzia, muovetevi, aderite alla Camera del lavoro." Sorse una cooperativa di produzione, che raggruppava in Sesto e comuni vicini circa 1.200 donne, ma non ebbe lunga vita: le cooperative sono piu difficili delle elezioni. Con questa crisi psioologica si combinò nel 1896 una grande novità. La Manifattura Ginori era stata finora amministrata con mentalità paternalistica dal capo della famiglia Ginori, che era anche sindaco del comune e deputato del collegio. Nel 1896 essa si trasformò nell'anonima RichardGinori, nella quale la famiglia Ginori rimaneva azionista, ma la amministrazione e la direzione tecnica fu assunta da un industriale milanese. In linguaggio marxista, il capitalismo moderno irruppe in quell'ambiente. Le condizioni di lavoro per i 1.500 operai ed operaie della fabbrica peggiorarono sensibilmente. La porta verso i socialisti, che il processo contro le trecciaiole aveva aperta, fu oos{ spalancata dall'industriale milanese. Nelle elezioni politiche del 1897, il Ginori scese da 632 a 412 voti, e il Pescetti saH da 224 a 487 voti, e fu eletto deputato, primo deputato socialista toscano. Nel maggio 1898 tumulti anche a Sesto per l'alto prezzo del pane. L'Avanti! che aveva cominciato ad uscire nel 1896, pubblicò una vignetta, nella quale un signore si affaccia a una .finestra e domanda alla folla: "Che cosa volete? " E la folla: "Vogliamo il pane a sei soldi." - "Vi sia concesso." La folla continua a protestare: "E ora che cosa volete? " - "V ogliamo i sei soldi per comprare il pane." Questo non è scritto nel libro del Ragionieri, ma lo metto io, perché me ne ricordo benissimo. A Sesto le cose finirono male: cinque morti e dieci feriti. Conseguenza: nelle elezioni comunali del 1uglio 1899 il primo eletto dei "partiti popolari" ottenne 817 voti e il marchese Ginori-Lisci, primo eletto nella lista monarchica, non ne ebbe che 465. E nelle elezioni politiche ~el 1900, Pescetti saH a 912 voti. Da notare il comportamento del Prefetto. Il consiglio comunale socialista è sciolto a fine maggio 1900, cioè alla vigilia delle elezioni politiche. Ma gli elettori tengono duro: non solo rieleggono Pescetti deputato, ma rimandano i socialisti al consiglio comunale con 873 voti dati al capolista. 249 BiblotecaGino Bianco

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