Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Scritti metodologici la storia del secolo decimonono. Se c'è una inflazione monetaria ci sarà un rialzo di prezzi. Anche questa è una verità indiscutibile. Perché? Perché se pensassimo altrimenti, tutto ciò che sappiamo sui risultati che l'inflazione monetaria ha sempre avuto in tutti i tempi e in tutti i paesi, dal terzo secolo dell'impero romano ai giorni nostri, sarebbe sconvolto_ da cima a fondo. 6. Selezione ed immaginazione Anche ammesso che per mezzo delle fonti storiche lo storico possa accertare dei fatti - dico dei fatti e non tutti i fatti - e le loro relazioni e che il sociologo sia chiamato a far uso di quei fatti al fine di stabilire delle leggi, rimangono tuttavia altre difficoltà che non dipendono dal materiale con cui lavoriamo, ma dalla nostra mente. In conseguenza del fatto che egli esamina un gruppo di avvenimenti piuttosto che un altro, lo storico è obbligato a escludere dalla sua attenzione gli avvenimenti che non hanno relazione con quelli che lo interessano. Chi studia la storia di un dato paese in un dato periodo deve trascurare la storia di tutti gli altri paesi e dello stesso paese in tutti gli altri periodi. Chi studia la storia economica deve porre la storia politica nello sfondo; chi studia la storia intellettuale deve fare altrettanto con la storia politica ed economica e cosf via. Fatti che hanno importanza fondamentale per uno storico possono essere ignorati da un altro. Questa selezione di fatti dipende esclusivamente dalle preferenze personali dello storico. Lo storico amputa la realtà. Tutto questo è vero. Ma non c'è alcuno scienziato che non sia obbligato a scegliere quale oggetto delle sue ricerche un certo gruppo di fatti, ignorando tutti gli altri. Nessuno può studiare tutto. Il solo fine a cui uno scienziato può ragionevolmente aspirare è quello di conoscere soltanto quei fatti che egli si accinge a esaminare. Lo storico, non meno che lo scienziato, nello scegliere un gruppo di fatti piuttosto che un altro, fa una necessaria astrazione e non un'arbitraria mutilazione. A questo punto sorge un nuovo ostacolo. Le tracce lasciate dal passato sono sempre interrotte da piu o meno vaste lacune. Lo storico ha davanti a sé un giuoco di pazienza a mosaico di cui molti pezzi sono scomparsi. Queste lacune possono essere colmate soltanto dalla sua fantasia. Ora un'opera di fantasia non è un'opera scientifica, ma artistica. Alla radice di questo atgomento sta il pregiudizio che lo scienziato non abbia mai bisogno di fantasia. La verità è che lo scienziato ha precisamente bisogno di fantasia nell'opera sua. Quando i fatti e le loro correlazioni non presentano un quadro coerente egli ricorre ad un'ipotesi per colmare le lacune e superare le contraddizioni. Tutte le grandi scoperte scientifiche hanno avuto origine da qualche ardita ipotesi comprendente un vasto dominio di fatti precedentemente sconnessi. Quell'ipotesi era il 152 BiblotecaGino Bianco

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