Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Scritti metodologici livello del mare, dalle correnti, dall'esposizione, ecc.; la geografia fisica ha preso in esame i fenomeni derivanti da una delle cause che è del resto la principale, la differenza cioè di latitudine; ha raggruppati i rimanenti fenomeni sotto le altre loro rispettive cause (altitudine, correnti, illuminazione ecc.); e poi ha raccolto tutti questi dati in un unico sistema, che tien conto e della causa fondamentale e delle perturbazioni prodotte dalle cause secondarie. Allo stesso modo lo storico, quando, suggestionato dal preconcetto, mutila la realtà passata e trascura gli elementi di essa che contraddicono alla. sua tesi e attribuisce ad altri elementi maggior importanza di quanta nella realtà non ne abbiano, compie senza volerlo una parte di quel lavoro di disintegrazione, che è preparazione indispensabile alla integrazione futura. In fondo alle sue esagerazioni, alle sue reticenze, ai suoi errori c'è sempre un brandello di verità; per una parte almeno, sia pur piccola, dei fenomeni, ch'egli pretendeva dominare, il raggruppamento è giusto; da quel lato dunque il problema è stato in qualche modo semplificato. Altri ricercatori, viventi in altri ambienti, sussidiati da esperienze diverse, guidati magari da preconcetti opposti, ricercheranno e metteranno in luce quei documenti e quei fatti, che il primo abbia sottaciuti o violentati; compiranno su un' altra parte dei fattori lo stesso lavoro di raggruppamento e di semplificazione. Toccherà poi allo studioso, non suggestionato i'n quella particolare questione da alcun preconcetto, il correggere con le esagerazioni degli uni le esagerazioni degli altri; e cosf, attraverso a un'apparente battaglia, che in fondo è una vera e propria cooperazione, ci avv1c1mamo a poco a poco alla conoscenza integrale della verità. - Si incorre, dunque, in uno strano errore, quando si considera come causa di inferiorità per le scienze storiche il non potersi lo storico sottrarre alle passioni religiose, politiche, nazionali dei suoi contemporanei, il non poter sfuggire all'ambiente, che lo circonda, il dover spesso guardare il passato dal punto di vista variabile del suo tempo. Anzitutto non è punto vero che le scienze naturali si sviluppino in astratto indipendentemente dalle suggestioni delle correnti economiche, religiose, politiche del tempo, in cui lo scienziato vive: abbiamo innanzi accennato alla influenza delle idee religiose o antireligiose, materialiste o spiritualiste, darwiniste o antidarwiniste su gli studi biologici, geologici, psicologici, ecc.; la geometria è sorta storicamente sotto l'aculeo delle necessità agronomiche; lo sviluppo meraviglioso delle conoscenze geografiche e di tutte le nozioni scientifiche collegate con i fatti geografici si deve a ragioni prevalentemente commerciali; l'idrostatica fu suggerita agl'ingegneri italiani dei secoli XVI e XVII dalla necessità di regolare il corso dei fiumi; "l'invenzione delle armi da fuoco, mettendo a portata degli osservatori nuovi fatti, nei quali le due principali circostanze determinatrici della traiettoria d'un grave si sottraevano piu energicamente alle influenze perturbatrici delle rimanenti, ha contribuito assai piu di quanto non si creda alla scoperta de1le leggi fondamentali del movimento, di quelle leggi che hanno reso possibile la costituzione della 130 BiblotecaGino Bianco

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