Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

La storia considerata aome scienza esperimento - concordano a perfezione con la nostra costruzione ideale; basta il vedere che nessuno degl'infiniti fatti conosciuti ci contraddice, il vedere che se volessimo pensare l'asse terrestre normale al piano dell'eclittica non riesciremmo piu a capire alcuno dei dati fornitici dalla universale esperienza del genere umano. Dipende da questa costante concordia fra le costruzioni della mente e i dati dell'esperienza, la incrollabile fiducia, che noi abbiamo in moltissimi principi dell'astronomia, della fisica, della biologia e di tante altre scienze naturali, nonostante ch'essi non sieno sperimentabili. L'esperimento, anzi, non è che una specie di esperienza: una esperienza artificialmente provocata, che viene ad aumentare i dati della esperienza naturale. Cosf nel caso della Rivoluzione francese, io non ho bisogno di crearmi - nuovo Dio - un nuovo mondo per assicurarmi che il movimento intellettuale non fu la sola causa della Rivoluzione: mi basta, fra i moltissimi fatti accertati dalla critica storica, scegliere l'opera rivoluzionaria dei contadini e degli operai, osservare sempre coi sussidi della critica storica che questi intervennero spontanei nella grande crisi e che - lungi dal conoscere le ideologie dei filosofi - non sapevano nella loro grandissima maggioranza neanche leggere e scrivere; e da questo gruppo di fatti dovrò necessariamente indurre che altre cause, all'infuori del movimento filosofico, contribuirono a distruggere l'antico regime e a creare la società moderna. E come non è indispensabile ricorrere all'esperimento per confermare una' teoria, cosi non è necessario che i fatti si ripetano continuamente sotto i nostri occhi, affinché noi possiamo sempre confrontare con essi la teoria: basta che il fatto sia avvenuto una volta sola, ma che se ne serbi esatto e sicuro ricordo. Carlo Magno certo non ritornerà piu in Italia a conquistare il regno dei Longobardi; ma l'opera sua è fissata nei documenti e nelle fonti letterarie; e se alcuno volesse mettere in rapporto di immediata causalità la sconfitta di Desiderio e di Adelchi con l'opera non di Carlo Magno, ma di Pipino il Breve, come non è necessario riprodurre i fatti per comporli e scomporli a nostro agio, cosf non è mestieri che Pipino il Breve continui periodicamente a morire parecchi anni prima che Desiderio sia periodicamente vinto da Carlo Magno: basta portare in campo, ogni volta che è necessario, tutto quel gruppo di elementi, dai quali la critica storica ha desunto la successione cronologica dei fatti, perché questi fatti quasi si riproducano idealmente nel loro ordine vero e smentiscano qualunque opi• nione sia obbligata, per esser vera, a negarli. Perché un rapporto affermato fra due fatti sia ammesso come vero, due sole condizioni sono necessarie e ·sufficienti nelle scienze storiche come in tutte le scienze: I) che i fatti sieno conosciuti in modo sicuro e preciso; 2) che il rapporto sia determinato secondo le regole della logica e non contraddica ad altri rapporti anteriormente conosciuti. Che la conoscenza dei fatti ci sia facilitata dal loro ripetersi naturale sotto i nostri occhi o possa esser raggiunta da noi solo attraverso allo studio delle tracce, che essi fatti una volta avvenuti lasciarono; che la determinazione dei rapporti sia o 125 Bibloteca Gino Bianco

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