Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Scritti metodologici tiva realtà, vengono comunemente designate col nome di arte; cos1 tutti i problemi metodologici della storia vengono quasi sempre condensati e formulati in un unico, a prima vista semplicissimo, quesito: "La storia è scienza o arte? " Se la storia è scienza, che abbia intento, metodo, obbietti di studio non diversi da quelli delle scienze naturali, da essa possiamo sperare un aiuto alla conoscenza di noi stessi, alla scoperta delle leggi dell'evoluzione sociale, alla determinazione di regole pratiche non del tutto empiriche ed incerte; in caso contrario, rinunziamo all'illusione che la storia sia scienza, consideriamola come strumento, sia pure non ispregevole, di emozioni artistiche, dietro alle quali è del tutto indifferente eh~ vi sia o non vi sia una realtà, e compiangiamo in un cantuccio del cuore gli artisti storici, che . sprecano tanto lavoro a scovar sotto la polvere del passato elementi alle loro estetiche creazioni, quando invece vivono intorno ad essi temi di rappresentazione forse piu interessanti e che dopo tutto non richiedono tante fatiche per essere rintracciati e riprodotti. II Nel discutere questo agitatissimo problema bis·ogna anzitutto sbarazzare il terreno da alcune questioni pregiudiziali. Compito dello storico è d'investigare e rappresentare i fatti sociali passati e i loro rapporti. Con questa ricerca si esaurisce l'opera dello sto-, rico, al quale sottentra poi il sociologo, che esamina i materiali messi in luce dalle scienze storiche e i fatti accertati dalle scienze sociali, e investiga se nella innumerevole svariatissima congerie dei fatti umani presenti e passati e dei loro rapporti, esistano delle somiglianze, dalle quali risultino delle leggi sociali', simili alle leggi secondo cui si sviluppano i fenomeni fisici. Per esempio, fino a quando voi ricercate ed esponete in che modo l'istituto della famiglia fu organizzato in un certo paese e in un certo tempo, quali circostanze gli dettero quella data forma e quali altre gl' imposero dei mutamenti, fino a quando ricostruite una famiglia o un tipo dì f ami'glia esistita in un dato tempo e luogo, voi compite opera di storico, nel caso che i fatti studiati appartengano a generazioni anteriori alla nostra; compite opera di giurista o _di antropologo o di etno-, grafo o di qualunque altro studioso di scienze sociali, se i fatti appartengono alla generazione nostra.3 Ma se, confrontando fra loro le singole famiglie o i singoli tipi di famiglie di piu luoghi e di piu tempi o piuttosto - come sarebbe doveroso - del maggior numero possibile di tempi 3 Naturalmente fra il campo delle scienze storiche e quello delle scienze sociali, non v'ha divisione netta e precisa: i fatti presenti hanno tutti la loro radice nel passato e lo storico dev'esser sempre un po' giurista o antropologo, e il giurista e l'antropologo dovrebbero essere sempre un po' storici; ma è evidente che i fatti, di cui si od:upa la storia, sono prevalentemente passati; e i fatti di cui foccupano le scienze sociali, sono prevalentemente presenti. 110 BiblotecaGino Bianco

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