Gaetano Salvemini - Scritti vari (1900-1957)

Scritti metodologici che si era voluto! Quante volte le violenze dèl fanatismo prepararono inaspettate le transazioni della tolleranza, gli oppressori crearono la forza morale che produsse l'emancipazione, le repubbliche municipali fondarono la potenza e lo splendore delle monarchie, e il concentramento del potere dispose il campo alla libertà popolare!" Or le leggi, secondo cui si sviluppa quello, che il Cattaneo bellamente chiama "il corso obbligato delle nazionali evoluzioni," e la conoscenza delle quali può solo risparmiarci gli sterili conati, gli errori irreparabili, i delitti spesso non voluti, non possono esserci rivelate né da autorità trascendentali, sfuggenti il sindacato incontentabile della nostra ragione, né da alcuna metafisica vecchia o nuova, che speri dedurre la soluzione di tutti i problemi dell'universo da poche parole magiche racchiudenti la quintessenza della cosi'.detta "natura delle cose"; la unica via, che possa condurre la sociologia alla scoperta delle leggi, secondo cui esistono gli aggregati umani, è la via percorsa negli ultimi tre secoli con tanta fortuna dalle scienze naturali: raccogliere il maggior numero possibile di fatti, classificarli secondo le somiglianze e le differenze, coordinarli fra loro secondo la coesistenza nello spazio, o subordinarli secondo la successione nel tempo, rappresentare finalmente tutti questi rapporti con formule sintetiche ed esatte, che si chiamano leggi, che ci permettano, data la esistenza di determinati fenomeni, di affermare, liberi oramai dall'obbligo di ricorrere a nuove ricerche, l'esistenza di altri fenomeni collegati indissolubilmente coi primi. A questa ricerca delle leggi sociali, le scienze storiche non solo arrecano un sussidio non ispregevole, aggiungendo alla conoscenza dei fatti presenti la notizia dei fatti passati, moltiplicando cosf i materiali d'osservazione, facilitando quindi l'applicazione di quel canone della logica induttiva, che obbliga il ricercatore ad esaminare, prima di formulare la legge, il maggior numero possibile di fatti; ma anche contribuiscono poderosamente con un capitale di nozioni importantissime, che nessun'altra scienza può dare: ci rivelano, cioè, i fatti sociali nella forma dinamica; ci permettono di conoscere accanto all'equilibrio attuale delle forze, studiato dalle scienze sociali, anche il punto di partenza di ciascuna di esse, le vie che hanno seguito, la direzione dei loro movimenti; ci clan modo di investigare quanta parte delle idee, dei bisogni, degl'istituti, che ne circondano, per essersi mantenuta salda attraverso alle mutazioni passate, si può presumere fondamentale e costante e destinata a mantenersi per lo meno nel prossimo futuro, e quanta parte è invece variabile e fortuita, esposta forse a svanire al primo disciogliersi di quel nodo provvisorio di eventi, a cui essa deve la vita. Oltre a questa speranza di trovare con l'aiuto dei fatti passati la soluzione di acutissimi problemi pratici proiettanti la loro ombra sul futuro, un altro motivo ci spinge e ci infervora alle storiche ricerche: ed è la curiosità scientifica di apprendere attraverso alla storia la nostra discendenza psichica e sociale, alla stessa guisa che per mezzo delle scienze naturali perveniamo a conoscere la nostra discendenza fisica ed organica. Dai 108 BiblotecaGino Bianco

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