Gaetano Salvemini - L'Italia vista dall'America
L'Italia vista dall'America Mussolini non ha ancora suonato, a questo proposito, alcun cam– panello d'allarme. Sarebbe pericoloso per lui richiamare l'attenzione sulla si– tuazione a cui ha condotto l'Italia, che è ora, per effetto della sua poli– tica, minacciata di smembramento. Ma quando avrà l'acqua alla gola, egli non mancherà di usare questo argomento per unire gli italiani nella difesa della loro unità nazionale contro "l'imperialismo anglo-sassone." Precisare le responsabilità Churchill e il Presidente Roosevelt dovrebbero smetterla di ricorrere a frasi generiche, nobilissime ma vuote, e a volute ambiguità. Dovrebbero dichiarare francamente che quando avverrà il crollo militare dell'Asse, gli al- ti papaveri delle forze armate e del partito fascista, a cominciare dal Re, sa– ranno ritenuti responsabili delle atrocità perpetrate dagli italiani nei territori occupati durante questa guerra, e saranno consegnati ai governi di quei pae- si, a meno che gli italiani non abbiano già risolto il problema da sé; che l'Italia verrà completamente disarmata, ma che la sua integrità nazionale non sarà minacciata, e che essa sarà ammessa su basi di parità nel consesso · delle nazioni non appena gli italiani abbiano dato prova di accettare sin– ceramente il disarmo, e di essere in grado di vivere ordinatamente in regime democratico·. Non inganniamoci. Se gli eserciti inglese e americano vorranno mutilare o smembrare l'Italia, essi dovranno anche essere preparati a conside– rare l'intero popolo italiano come nemico. E gli antifascisti di ogni tendenza saranno piu irriducibili dei fascisti. Cederanno alla forza, ma non colla– boreranno mai. Creeranno nuovamente intorno agli inglesi e agli americani ed ai loro Quisling un'atmosfera di asfissiante resistenza passiva analoga a quella che costituisce oggi il piu mortale nemico del fascismo. E in quel caso gli ambasciatori, i generali inglesi e americani ed i loro Quisling faranno bene a percorrere le strade italiane rinchiusi nei loro carri armati. Pio XII e il f ascismo 1 l. Spellman a Roma I L'arcivescovo Spellman non si limiterà a dir messe a Roma. Tratterà di questioni politiche. Ma se cercasse di negoziare una pace separata con l'Italia 1 Testo inglese in "The New Republic," 8 marzo 1943; testo italiano in "La Controcor– rente," febbraio 1943. Sotto il titolo Un seccatore importato un giornaletto cattolico "The Lake 126 BibliotecaGino Bianco
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=