Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Come nacque la dittatura che non furono ucc1s1 durante le rappresaglie furono condannati, quattro a trent'anni di carcere, tre a venticinque anni, due a vent'anni, sei a dieci anni, e tre a pene da sette a dieci anni. 36 Nessuno dei fascisti che presero parte alle operazioni descritte ebbe a subire alcunché di nulla. 37 I fatti di Roccastrada sono la ripetizione di quelli di Foiano della Chiana. Di queste ripetizioni se ne potrebbero citare altre cento; dico cento non per parlare in modo retorico, ma tenendo presente il numero in con– creto, e sapendo che anche dicendo cento siamo al di sotto della realtà. Presenterò una sola di queste ripetizioni, perché il lettore comprenda che anche la parola "ripetizione" non è una figura retorica, e che i fascisti nelle loro operazioni seguivano un " metodo " definito. Roccastrada è un piccolo centro agricolo, simile a Foiano della Chiana. Nelle elezioni amministrative del novembre 1920, avevano vinto i socia– listi. Il 6 aprile 1921, il sindaco riceveva la seguente lettera: Fasci italiani di combattimento della Toscana Il Segretario politico Firenze, 6 Aprile 1921. Al Sindaco del Comune di Roccastrada, Prov. ·di Grosseto. Dato che l'Italia deve essere degli italiani e non può, quindi, essere amministrata da individui come voi, facendomi interprete dei vostri amministrati e dei cittadini di qua, vi consiglio a dare, entro domenica, 17 aprile, le dimissioni da Sindaco, assumendovi voi, in caso contrario, ogni responsabilità di cose e di persone. E se ricorrete alle autorità per questo mio pio, gentile ed umano consiglio, il termine suddetto vi sarà ridotto a merco– ledi 13, cifra che porta fortuna. Firmato: Dino Ferrone Compagni. 38 Il sindaco non la prese in considerazione. Per un paio di mesi le mi– nacce non ebbero nessun seguito. Ma il 1 luglio 1921, verso le quattro del pomeriggio arrivarono due camions di fascisti. Secondo il corrispon– dente del Corriere della Sera, 26 luglio 1921, la spedizione punitiva "si limitò ad alcune bastonature e al getto dalle finestre delle masserizie di qualche famiglia di contadini sovversivi." Il quotidiano socialista Avanti! afferma che i fascisti, urlando e agitando per aria i loro revolvers per spa– ventare donne e bambini - gli uomini erano ancora al lavoro nei campi - dettero fuoco ai locali del circolo dei contadini, del sindacato boscaioli, e ai magazzini della cooperativa. Inoltre, essi devastarono la casa del sindaco , e quella del segretario di uno dei sindacati, ripartendosene prima che gli uomini facessero ritorno dai campi. Pochi giorni dopo il sindaco, mentre stava parlando con iI prefetto a Grosseto, fu preso dai fascisti, condotto alla sede del Fascio e costretto a firma– re una lettera di dimissioni, promettendo di non far mai piu ritorno in paese. 86 " Corriere della Sera, " r 3 dicembre 1924. 81 Ho seguito per il mio resoconto la versione del " Corriere della Sera, " r 3, I 9 e 20 aprile 1921. Non mi sono servito dei giornali antifascisti, perché i particolari tremendi che .essi contengono potrebbero essere sospetti di esagerazione. 88 La lettera fu riprodotta nell' "Avanti!," 26 luglio 1924. [N.d.C.]· 55 BiblotecaGino Bianco

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