Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

L'occupazione delle fabbriche Giolitti senti che adesso avrebbe potuto vibrare un grosso colpo. Il 17 otto– bre, fece arrestare Malatesta a Milano. Non si ebbe nessuna grave reazione. Il 20 ottobre, una circolare diramata dallo stato maggiore sollecitava i comandi divisionali a favorire i fascisti. Il piano tracciato dall' "esperto mi– litare per la guerra civile" era stato adottato dal ministero della Guerra. 21 21 Il fatto fu rivelato nel 1921 da G. DE FALCO, Il fascismo milizia di classe (nella col– lezione "Il fascismo e i partiti politici italiani"), Bologna, Cappelli, 1921, p. 26. Bonomi, che era mi_pistro della Guerra nel 1920 nel gabinetto Giolitti, cosi spiegò il fatto: " Nell' ot– tobre 1920 uno dei tanti uffici dello Stato Maggiore, senza interrogare né il capo dello Stato Maggiore né il ministro della Guerra, chiedeva informazioni sui primi fasci di combattimento, con una dizione che poteva ingenerare qualche equivoco circa l'apprezzamento di quei primi fasci, allora piu dannunziani che mussoliniani. Un comandante dell'Italia Centrale - o meglio, come si assodò in seguito, un suo subalterno - interpretò quella richiesta di informazioni come un'adesione, e stilò e divulgò una circolare laudativa dei fasci, dirigendola ai comandi militari dipendenti e ai tre prefetti della regione. Il gabinetto dell'Interno, a cui la circolare pervenne, ne diede doverosa notizia al sottoscritto,· allora ministro della Guerra, ed io con– cordai subito con il capo dello Stato Maggiore, generale Badoglio, e a sua firma, una espli– cita circolare a tutti i comandi militari d'Italia per rilevare il grave errore in cui taluno era caduto e per riaffermare che l'esercito era e rimaneva estraneo alle competizioni di parte. " (" L'Azione, rassegna di cultura politica, sociale, letteraria," Roma, 9 marzo 1924.) Go– betti replicava (" La Rivoluzione Liberale, " 18 marzo 1924): "Bonomi pretende da noi una scempiaggine esagerata. " Già nel 1919 esisteva tra le autorità militari un piano per orga– nizzare una "guardia bianca" contro i "bolscevichi. " Nel dicembre 1919, due uomini che erano ritornati dalla guerra, un insegnante di Genova .e un dirigente delle ferrovie di Fi– renze, furono avvicinati dai loro ex-comandanti militari, che gli chiesero di raccogliere in– torno a sé gruppi di "guardie bianche, " alle quali le autorità militari avrebbero fornito armi e denari. Tutti e due rifiutarono. È piu che probabile che nel 1919 e 1920 un certo numero di gruppi fascisti siano stati organizzati in questo modo. Ma in questo periodo era presidente del Consiglio Nitti, gli ufficiali non ricevevano ordini del genere dal ministro della Guerra, è quindi non furono molti gli ufficiali che agirono di loro iniziativa. Solo quando a Nitti suc– r.esse Giolitti, e dopo l'occupazione delle fabbriche, le alte autorità militari ebbero via libera per mettere in esecuzione il piano che avevano già pronto da un anno. ibloteca Gino Bianco

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