Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I
li partito popolare del papa. A Roma, nel settembre 1870, fu organizzata una dimostrazione di affetto per Pio IX alla vigilia dell'entrata delle truppe italiane; una nuova dimostrazione si ebbe dopo che le truppe italiane avevano occupato la città. Dato che a quel tempo Roma aveva 220.000 abitanti, non era difficile ai militanti cattolici mettere insieme alcune migliaia di persone per dimostrare a favore di Pio IX, e agli anticlericali militanti di raccoglierne altrettante per dimostrare a favore delle truppe italiane. In tutti e due i casi, probabilmente la maggior parte dei dimostranti era composta sempre dagli stessi curiosi, che non mancano mai quando si tratta di far baccano. Ma nessuno dei due partiti si credette in dovere di provocare un conflitto disturbando la dimostrazione del partito avversario. I volontari che combatterono sotto la bandiera pontificia tra il 1860 e il 1870, furono nella grandissima maggioranza svizzeri, francesi, irlandesi, spagnoli, austriaci, ma pochi italiani, e ancor meno abitanti degli Stati· pontifici. Senza dubbio il 20 settembre 1870, giorno in cui le truppe italiane occuparono Roma, fu giorno di lutto per molti cattolici italiani effettivi. Ma nessuno di loro versò una goccia di sangue per vendicare i diritti del papa. I piu si consolarono abbastanza facilmente, come quel parroco di Masserano, un paesino del Piemonte, che mise il vino migliore della sua vigna in due bottiglie, le sigillò, e decise che le avrebbe tenute nella cantina della parrocchia per farne dono a quel papa che avesse fatto la pace con l'Italia. Le due bottiglie furono consegnate a Pio XI il 4 settembre 1929, secondo quanto pubblicarono i giornali italiani del giorno dopo. Nel 1874 la Santa Sede " consigliò " i cattolici italiani a non occuparsi della poli– tica nazionale, e il " consiglio " divenne proibizione categorica nel 1886. Dato che generalmente il quaranta per cento dell'elettorato italiano si asteneva dal voto, il Vati– cano poteva vantarsi che questa fosse la conseguenza del veto papale. Ma quando il veto venne abolito, il numero dei votanti che si recarono alle urne non aumentò in una proporzione sensibile. I cattolici si erano recati alle urne anche durante il periodo della proibizione papale. Nei primi vent'anni di questo secolo, mentre la Santa Sede continuava a lamen– tarsi per l'usurpazione di quelli che erano stati i suoi territori, e i cattolici di tutto il mondo facevano coro al Santo Padre, i deputati cattolici non dissero mai una parola riguardo alla questione romana, né durante le campagne elettorali né alla Camera. Nel 1929 c'erano in Italia oltre 1.200 preti spretati, di cui piu di ottocento inse– gnavano nelle scuole pubbliche. La gente non faceva caso alle censure ecclesiastiche e li trattava come buoni cittadini e buoni insegnanti. La Santa Sede pretese dal governo italiano, nel Concordato del 1929, uno speciale articolo contro di loro, col quale veni– vano esclusi da ogni impiego statale. Questa misura era in aperta violazione con lo Statuto del Regno, che garantiva uguali diritti a tutti i cittadini di ogni fede e deno– minazione. Dopo la fuma del Concordato le proteste contro tale provvedimento furono cosi numerose che il governo lasciò indisturbati quasi tutti i preti spretati, col pretesto che la legge non era retroattiva. Vi sono due Chiese in Italia: la Chiesa locale popolare costituita dalle parrocchie, e il Vaticano, istituto internazionale con sede a Roma. Il fatto che la maggioranza dei funzionari di ogni grado della curia sia costituita da italiani, non basta a fare del Vati– cano un istituto italiano. I non-italiani vedono nel Vaticano un istituto "romano"; gli italiani vedono nel Vaticano un istituto "cosmopolita. " Mentre i p;-elati vaticani sono imbevuti di " spirito romano, " i parroci sono attaccati alla loro parrocchia e ai loro parrocchiani. _ Gli artefici del Risorgimento italiano videro con chiarezza la distanza che divideva il Vaticano cosmopolita e la Chiesa popolare italiana: attaccarono il Vaticano, ma non toccarono le parrocchie. Questa tattica spiega la _loro vittoria. La Santa Sede gode di un prestigio assai maggiore in Inghilterra e negli Stati Uniti che non in Italia: maior e longiquo reverentia. BiblotecaGino Bianco
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