Gaetano Salvemini - Scritti sul fascismo I

Osservazioni al capitolo quinto ., I Nelle sue Memorie della mia vita, 1 Giolitti ci dice che nel 1892, quando fu presi• dente del Consiglio per la prima volta, le elezioni generali dettero una " notevole vit– toria della sinistra, " ma parecchi dei candidati sconfitti " ne fecero un chiasso india• volato" come se avesse avuto " il dovere di sostenere elementi che non erano perfetta• mente nell'ambito della costituzione." 2 Sta di fatto che nel 1892 nessuno pretendeva che Giolitti "sostenesse" i suoi oppositori; l'accusa che gli venne mossa fu di aver combattuto "con mezzi violenti e disonesti." Le sue parole offrono un esempio dei trucchi usati da Giolitti in Parlamento per sviare la discussione. Quel " chiasso india– volato" era tanto poco infondato che diciannove elezioni furono annullate, dato che non aveva ancora avuto il tempo di perfezionare il suo metodo, come gli fu possibile nel primo decennio di questo secolo. Dalle sue Memorie 3 apprendiamo che nel 1895 il suo successore, e nemico personale, Crispi, cercò di impedire senza successo la sua elezione; ma non si trova neppure un accenno alle accuse che furono sollevate contro di lui per le elezioni locali e generali dal 1902 al 1913. Anche Croce, che è un am– miratore di Giolitti, ignora questo punto nella sua Storia d'Italia. Nella Storia parlamentare politica e diplomatica d'Italia del Cilibrizzi, 4 s1 trovano ampi particolari delle elezioni del 1892, 5 niente sulle elezioni del 1904, e per quelle del 1909 accenna soltanto alle " innumerevoli pressioni e violenze governative" 6 ; sulle elezioni del 1913 ci dà un'idea precisa dicendo: "Giolitti, già esperto manipolatore di elezioni, raggiunse il colmo dell'abilità nel 1913. " 7 I metodi elettorali di Giolitti furono ripetutamente descritti da G. Salvemini nella rivista quindicinale Critica Sociale del 16 dicembre 1902 e 15 ottobre 1908; e inoltre in alcuni libri e memorie. 8 King e Okey, 8 bis nel descrivere la situazione italiana del 1900, deplorano l'interfe– renza dei prefetti nelle elezioni, e l'uso che fanno di elementi della malavita come 1 G. GIOLITTI, Memorie della mia vita, Milano,' Treves, 1922, 2 voll. 2 G. GIOLITTI, op. cit., I, 68. , 3 G. GIOLITTI, op. cit., I, 122-123. 4 S. CILIBRIZZI, Storia parlamentare politica e diplomatica d'Italia, Milano, Soc. Ed. Dante Alighieri, 1923-1940, s voll. 5 S. CILIBRIZZI, op. cit., II, 458-459, 492. 8 S. CILIBRIZZI, op. cit., III, 369. 7 S. CILIBRIZZI, op. cit., IV, 292. 8 Il ministro della mala vita, Firenze, La Voce, 1911 9; La elezione di Molfetta, Firenze, a cura de "L'unità, " 1914; La elezione di Molfetta: i documenti pansiniani, Firenze, a cura de "L'unità," 1914; La elezione di Bitonto, Firenze, "L'unità, " 1914. Sulle elezioni del 1914 fu raccolto un altro gruppo di testimonianze in un libretto intitolato anch'esso La etè– zione di Bitonto, Firenze, ''L'unità," 1914. 8 bt• Italy To-Day, cit., pp. 16, 122. BiblotecaGino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy NjIwNTM=