Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Il liberale e: i gesuiti o di sinistra. Non è facile, oggi, non tradirlo all'ombra degli Giacon gesuiti e dei Martino liberali. Ma se fosse facile fare il proprio dovere, che merito ci sarebbe a farlo?2 Il liberale e i gesuiti A quelli fra i lettori del Ponte che per caso si ricordino dell'articolo Il gesuita e il liberale, pubblicato nel numero del gennaio scorso, non sarà discaro sapere che nella seduta tenuta il 4 gennaio al Senato Accademico dell'Università di Messina il Rettore dell'Università sullodata deplorò il contegno tenuto nell'affare Gonnet-Giacon dal prof. Lucio Gambi, e fu seguito nella deplorazione da tutti i presidi meno uno. Il Gambi non solo aveva votato nella Facoltà di lettere per la designazione del Gonnet a incaricato per la storia del cristianesimo, ma aveva ripetuto il suo voto, e poi su La, Voce Repubblicana del 24 dicembre aveva rettificato una falsa affermazione del Rettore. Il sullodato Rettore stigmatizzò eziandio il fatto che la stampa si fosse interessata di "questioni riguardanti esclusivamente ( !) la Facoltà di lettere e il Senato Accademico dell'Università di Messina." L'Università di Messina è casa privata del Rettore e dei presidi, e gl'insegnanti sono servitori di quei signori. Chi paga le tasse per mantenere quell'Università e i giornali che suppongono esprimere anche il pensiero di chi paga quelle tasse, non hanno nessun diritto di mettervi becco. Quello stesso Rettore Martino, che si fa tanto onore all'Università di Messina è quello stesso campione del Partito Liberale Italiano, che l' on. Scelba ha chiamato nel suo ministero affidandogli la Pubblica Istruzione. Dalla Tribuna del Mezzogiorno, 15 febbraio 1954, apprendiamo che la neo-eccellenza della Pubblica Istruzione fu salutata alla stazione centrale di Messina da "un folto gruppo di autorità e di cittadini" fra i quali padre Scimè, S. j., direttore del Collegio Sant'Ignazio. Costui sarebbe scappato chissà quante miglia lontano se il ministro fosse stato liberale sul seno. Quando Ferruccio Parri fu sbalzato dalla Presidenza del Consiglio per far posto a De Gasperi, Benedetto Croce proclamò che egli non avrebbe disonorato la sua canizie consentendo che il Ministero della Pubblica Istru2 Cfr. nel "Ritrovo" di questo numero la lettera del Prof. N. Terzaghi. 1 Pubblicato in "Il Ponte," marzo 1954, firmato: G. s. [N.d.C.] BibliotecaGino Bianco 955

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