Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Scuola privata e scuola pubblica considerazione sulla sua fede religiosa"; il Senato accademico non espresse, e non poteva esprimere nessun giudizio sul merito della decisione; esso semplicemente rilevò che l'istituzione di quell'insegnamento complementare "in soprannumero rispetto al massimo consentito" veniva proposta "senza che ne fossero indicati i motivi di opportunità nell'interesse degli , studi," tanto piu che esiste già nella Facoltà l'insegnamento della storia delle religioni, della quale disciplina la storia del cristianesimo è parte; ecco perché la Facoltà fu invitata dal Senato accademico a motivare la propria precedente motivazione. Lasciamo da parte la teoria che la storia del cristianesimo rientra nella storia delle religioni come quella del feticismo primitivo, del zoroastrismo e confucianismo: un liberale che vuol far piacere a un gesuita, può espettorare una teoria di quel genere senza disturbare neanche il gesuita. Quel che importa, è notare che il Rettore Magnifico, mentre sa che la nomina fu fatta senza considerazione di fede religiosa, non sa che fu rimangiata appunto in considerazione di quella fede religiosa, almeno per quanto riguarda uno dei due voti che erano stati necessari per annullare la decisione precedente. Non solamente il Rettore Magnifico fa l'ingenuo per non pagare il dazio, ma è inesatto: la storia del cristianesimo non era nella Facoltà di Messina un insegnamento in soprannumero rispetto al massimo consentito: tanto è vero che, annullato quell'incarico e rimasto cosf libero - e non in soprannumero - uno stipendio, le spoglie della battaglia furono raccolte sotto forma di incarico in filologia bizantina da quello stesso insegnante, che non approvava la credenza palesemente ( !) non cattolica del libero docente valdese. A questo punto il fattaccio dovrebbe interessare il Partito Liberale Italiano, del quale il Rettore Magnifico dell'Università di Messina è luminare di prima grandezza; anzi si dice che rappresenterebbe il Partito Liberale Italiano come ministro della Pubblica Istruzione in un nuovo pateracchio fra le Democrazia Cristiana e i partiti - ahinoi ! - laici. Il Partito Liberale Italiano non ha niente da dire sull'ostracismo che le Università, di cui quel campione è Rettore, ha dato a ogni credenza palesemente non cattolica? Il Partito Liberale Italiano si rende conto che, se non ha altri moccoli, salvo il Rettore Magnifico della Università di Messina, se ne può andare senz'altro a letto al buio? Nella Università di Messina non c'è solamente un Rettore ... liberale. Ci sono anche due insegnanti, che sono "uomini": quello di geografia e quello di storia moderna. In quell'aria mefitica apriamo i polmoni a qualche ristoro. Due "uomini" sono un gran capitale da segnalare in questo paese, nel quale sta prevalendo la dottrina della doppia verità, cara ai non uomini: intus ut lubet, foris ut moris est. Gli insegnanti delle scuole pubbliche, dalle Università alle elementari, hanno ereditato dal Risorgimento italiano un deposito, e non dovrebbero tradirlo: la libertà propria e dei loro colleghi da ogni monopolio totalitario, di destra 954 BibliotecaGino Bianco

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