Il programma scolastico dei clericali là: nessuno dev'essere esaminatore nella città in cui è insegnante. Perciò se la sorte designasse come esamin.atore in una città un insegnante della stessa città, il nome dovrebbe essere rimesso nell'urna, ed essere utilizzato quando fosse designato dalla sorte per la Commissione di un'altra sede. Alle Commissioni cosf formate dovrebbe essere tassativamente imposto l'obbligo di fare gli esami in seduta plenaria e in sale aperte al pubblico. Una delle cause peggiori della degenerazione scolastica è la consuetudine a poco a poco invalsa di fare gli esami su per giu col metodo della confessione auricolare: tre professori si chiudono in una stanza col paziente; uno legge il giornale, uno fuma, il "professore della materia" fa una piccola conversazioncella sotto voce per venti minuti, propone il punto, gli altri approvano e chi s'è visto s'è visto. Nelle vecchie scuole italiane, nelle scuole delle antiche provincie italiane dell'Austria, gli esami si facevano con grande solennità, in presenza delle autorità scolastiche superiori, delle famiglie, del pubblico: erano, perciò, esami anche per i professori. Occorre ritornare, in parte almeno, a questa vecchia consuetudine della porta aperta. La pubblicità è il piu efficace di tutti i controlli sull'opera di qualunque categoria di pubblici funzionari. I romani lo sapevano: e imponevano la pubblicità in tutti gli atti delle autorità pubbliche. La burocrazia (anche scolastica) dei giorni nostri sa quello che vuole, quando cerca di eliminare piu che può i fastidi della pubblicità. Finalmente - dato che gli esami avvengono presso i singoli istituti - ciascuna Commissione dovrebbe, alla fine degli esami, raccogliere in una relazione sintetica i suoi giudizi sull'andamento degli studi e sui resultati raggiunti dagli insegnanti nelle singole materie. E la relazione dovrebbe essere comunicata immediatamente al collegio degl'insegnanti della scuola e ai giornali locali. Luce, sempre piu luce! E chi non può resistere alla luce, sparisca al piu presto possibile, una volta per sempre! Con questa riforma dell'esame di Stato - Ettore Janni ha ragione di scriverlo sul Corriere della Sera - nessuno potrà dire di avere rinnovato la scuola da cima a fondo. Ci vuol altro! La scuola è fatta per nove decimi dalla cultura, dalla moralità, dalla volontà degli insegnanti. Lo spirito degli insegnanti: questa è la prima radice di tutto il bene e di tutto il male. Gli esami di Stato - quando siano bene organizzati: ecco il punto - non produrranno certo nessun miracolo a un tratto; ma creeranno una nuova condizione di cose, in cui gli insegnanti buoni vedranno messa in luce la loro opera di bontà; e per gli insegnanti cattivi di qualunque scuola, pubblica o privata, l'aria diventerà irrespirabile. A poco a poco, in una decina d'anni, gli effetti comincerebbero a maturare ... Quel che importa è che il nuovo regime duri: cioè che sorga vitale e non indebolito di difetti tecnici intrinseci; e che gli uomini di buona vo-. lontà si stringano assieme a puntellarlo con tutte le loro forze contro il 947 BibliotecaGino Bianco
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