Il programma scolastico dei clericali che gli esaminatori siano abbrutiti dall'enorme lavoro e riducano gli esami degli ultimi candidati a pappagallesche formalità. Stabilito che per ogni gruppo di cinquanta candidati capaci di arrivare alle prove orali deve esserci una Commissione esaminatrice, ne conseguirà che in una grande città come Napoli le Commissioni potranno essere magari dieci: e viceversa un gruppo di scuole non molto popolose, collocate in città vicine, potrà essere esaminato da una Commissione unica ambulante. In questo caso gli alunni darebbero le prove scritte presso le scuole pubbliche tradizionali, sotto la sorveglianza di alcuni membri della Commissione; e fatta sulle prove scritte la prima eliminazione, la Commissione plenaria passerebbe da una sede all'altra per le prove orali. Questo metodo non turberebbe in nulla le abitudini delle famiglie e degli alunni e gli interessi locali consolidati, e perciò eviterebbe querimonie e clamori non punto essenziali al sistema degli esami di Stato. Ma soprattutto esso avrebbe un vantaggio didattico, su cui richiamo l'attenzione del ministro Gentile e di quei suoi consiglieri, che lo aiuteranno nella compilazione del regolamento. La Commissione che esaminerà gli alunni di un istituto determinato, potrà ricavare indizi preziosi dai resultati degli esami sull'andamento degli studi in quella scuola. La relazione sintetica della Commissione su ciascuna scuola assumerà il valore di una ispezione assai significativa: qui risulterà che tutta la scuola procede bene; ma il latino è male insegnato; H le scienze naturali vanno a rotta di collo; altrove si intravede che tutto va in malora. E in base a queste segnalazioni caratteristiche, le amministrazioni interessate potranno, anzi dovranno, prendere i provvedimenti necessari per eliminare gl'inconvenienti rivelati dagli esami. Queste relazioni delle Commissioni esaminatrici offriranno elementi di giudizio preziosi alle famiglie per la scelta delle scuole in cui iscrivere anno per anno i loro figli. Se, invece, gli alunni di molti istituti saranno rimescolati insieme in quei quaranta calderoni, stabiliti fuori del tempo e dello spazio, ecco che le Commissioni vedranno solamente nomi propri e facce di individui isolati, e non avranno nulla da dire sulle scuole di origine. Promuoveranno o bocceranno degli atomi, ma tutto finirà H. Mancherà quello che deve essere il frutto piu efficace dell'esame fatto presso l'istituto che ha istruito i candidati: la relazione sintetica sui resultati degli esami e sull'andamento degli studi, da pubblicarsi subito sui giornali locali, con gioia degli insegnanti buoni e dei capi d'istituto intelligenti, e con le inevitabili sanzioni di responsabilità per gli insegnanti inetti e per i direttori disadatti. Chi scrive queste osservazioni non ha ormai piu nulla né da sperare né da temere per la propria carriera. Perciò non firma col suo nome. E si augura che il ministro Gentile non voglia vedere nessuna malevolenza, 945 BioliotecaGino Bianco
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