Scuola privata e scuola pubblica sentato per il nuovo regime dall'esame di maturità, quando sia concentrato in sole quaranta sedi per il liceo classico; e in sole venti sedi per il liceo scientifico. Limitandomi al liceo classico, osservo che oggi noi abbiamo, in Italia, circa 200 licei classici regi e pareggiati. Quanti siano i licei privati, nessuno sa perché la Minerva, in tutt'altre faccende affaccendata, non pubblica piu da 25 anni statistiche dell'insegnamento privato. Ma difficilmente i licei classici privati sono meno di un paio di centinaia: e moltissimi fra questi hanno sede in città, che sono già fornite di licei regi, o in città assai vicine. Finora tutti gli alunni di queste scuole pubbliche e private avevano a loro disposizione circa 200 sedi di esame. Concentrando le sedi di esame in sole quaranta città, il nuovo regime obbliga migliaia di famiglie di tutte le città non privilegiate a spostare i loro figli verso le sedi di esame in occasione delle prove orali. Immaginarsi le proteste per le spese - non indifferenti davvero - necessarie a mantenere gli studenti fuori di casa. Si aggiungano le difficoltà di trovare un alloggio provvisorio conveniente per i giorni dell'esame. Si aggiunga il dissesto, a cui i giovani dovranno sottomettersi proprio nei giorni in cui avrebbero piu bisogno di vita metodica e raccolta. Non c'è bisogno di essere né profeti, né figli di profeti, per prevedere che la prima applicazione di questo sistema solleverà un enorme clamore di proteste, di cui approfitteranno le solite persone bene intenzionate per dimostrare l'assurdo degli esami di Stato e farli saltare in aria. Sembra a me evidente che non i candidati debbano muoversi per ancia.re alle Commissioni, ma le Commissioni debbano muoversi per andare verso i candidati. Per la serietà dell'esame di Stato, non importa che la Commissione per l'esame di maturità risieda a Roma o a Tivoli; importa solo che la Commissione, tanto a Roma quanto a Tivoli, sia formata di insegnanti diversi da quelli che hanno istruito i candidati. Tanti giorni deve lavorare una Commissione di esami. a Roma se deve esaminare qui trenta candidati di Tivoli, e tanti deve lavorare, se invece di stare a Roma, va a Tivoli. Ci sarà qualche maggiore spesa per le trasferte della Commissione. Ma a questo si può provvedere con un aumento delle tasse dell'esame: le famiglie spenderanno piu volentieri cinquanta lire di piu di tasse, avendo la Commissione d'esame vicino a casa, che spenderne duecento per mandare i figli da Tivoli a Roma in cerca della Commissione d'esame. Quel numero di quaranta sedi stabilite a priori, non si capisce su che base si fondi. La base per determinare il numero non delle sedi ma delle Commissioni, deve essere data dal numero dei candidati, che superano le prove scritte e sono ammessi alle orali: numero che si ricava facilmente dalla esperienza degli anni passati. E bisogna affidare a ciascuna Commissione non piu di cinquanta candidati per le prove orali, se non si vuole 944 BibliotecaGino Bianco
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