Il programma scolastico dei clericali intrigare. È proficua ai sensali d'impieghi, e ad un altro infinito numero di bravissime persone. Questo spiega perché si trovano sempre deputati disposti a muoversi contro i concorsi, e ministri disposti a mostrare le migliori disposizioni verso questi movimenti parlamentari. Ma la mancanza dei concorsi è una fra le principali cause dello sfacelo delle nostre scuole. Infatti: 1) mancando i concorsi, vengono a galla proprio gli elementi peggiori. Certo i concorsi non sono privi di inconvenienti; e un metodo di scelta che assicuri la giustizia assoluta non è stato ancora trovato. Ma i concorsi hanno per lo meno il vantaggio di eliminare gli elementi peggiori. Invece, il metodo della scelta arbitraria mette in prima linea precisamente .i piu intriganti, quelli che piu sentono di dovere ricorrere alle vie traverse, perché trovano chiuse innanzi a sé le vie diritte; 2) il concorso costringe l'aspirante ad uno sforzo di preparazione e di perfezionamento della propria cultura, in vista delle prove d'esame; mancando il concorso, ogni sforzo di studio diventa inutile: è piu pratico mettersi alla ricerca di un espediente per ottenere una supplenza di favore; ed ogni anno si deve ripetere la "via crucis" delle suppliche per esser confermati, per conservare la sede, per non perdere il pane. I giovani migliori subiscono con un senso di vergogna e con scatti di rivolta questa condizione umiliante di avventizi alla mercé del primo capriccio di un politicante o di un burocrate; ma allà fine, anche le fibre piu resistenti si piegano alla immoralità del sistema. Cosf si deprimono le qualità intellettuali e morali degli stessi giovani piu promettenti; 3) ad ogni principio d'anno le scuole sono messe sottosopra in mancanza di un personale stabile: per settimane, per mesi talvolta, le classi restano senza insegnanti, e assistono a una cinematografia di professori che appaiono e scompaiono. Vi sono state classi, quest'anno scolastico, che hanno potuto mettersi in ordine appena nel gennaio: come è possibile, in queste condizioni, che la scuola produca alcun vantaggio? Sarebbe bene, finalmente, che si preoccupassero di questo scandalo dei concorsi mancati e delle supplenze dilaganti a migliaia, tutti coloro che sono sempre in armi per difendere la scuola laica dalle insidie della scuola confessionale. La scuola laica, in fondo, per quel che riguarda il personale insegnante, non è altro che la scuola, i cui insegnanti sono indipendenti dalle autorità ecclesiastiche. Ciò posto, chi vuole sul serio la laicità della scuola, deve esigere l'applicazione rigorosa della legge sullo stato giuridico, la quale sottrae le nomine degli insegnanti all'arbitrio politico, e le affida a commissioni tecniche, nominate all'infuori delle influenze parlamentari. Con cento deputati popolari alla Camera, basterebbero dieci anni d'influenze parlamentari metodiche nelle nomine dei professori delle scuole medie, perché tutte le cattedre d'italiano, di storia, di filosofia, si trovassero alla fine affidate ai laureati della Università del Sacro Cuore di Milano. 941 BibliotecaGino Bianco
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