Il programma scolastico dei clericali "Sai, quel Benedeto Croce nel 1896, partecipò con 1.000 lire alla sottoscrizione dell'Avanti!" (Commenti.) In questi ultimi anni di solitudine l'on. Giolitti deve avere approfon- . dito i suoi studi filosofici!... (Ilarità.) E questo ci spiega come Benedetto Croce sia diventato ministro. (Ilarità.) Ma io ho la certezza che, se l' on. Giolitti, costretto dalla situazione parlamentare, dovesse mai domandare a Benedetto Croce qualche cosa, che andasse al di là della tradizione del pensiero del nostro Risorgimento e delle necessità intime del pensiero critico moderno, io sono sicuro che in quell'occasione il presidente del Consiglio apprenderebbe a conoscere anche meglio Benedetto Croce. Sono sicuro che Benedetto Croce non vorrà lasciare nella storia della scuola e della cultura italiana il nome, che ha lasciato nella storia della scuola e della cultura francese un altro filosofo, Victor Cousin. Costui per venti anni aveva sostenuto il principio dell'indipendenza della scuola pubblica dalla gerarchia ecclesiastica, ed era stato l'anticristo per il clero francese. Ma nella crisi sociale del 1848, spaventato anch'egli dal movimento socialista rivoluzionario, contribui: a cedere la scuola ai clericali con la legge Falloux7 del 1850, legge che fu uno dei compensi della spedizione di Roma, per cui i clericali francesi aiutarono Luigi Napoleone a fare il colpo di Stato nel 1851, legge che considerava i gradi ecclesiastici come abilitazione all'insegnamento (e la Civiltà Cattolica domanda questo anche oggi), legge che in venti anni ridusse la cultura delle classi dirigenti francesi allo stato di avvilimento, in cui si trovò. nel 1870. Io ho la sicurezza che Benedetto Croce non seguirà l'esempio del Cousin. Ma intanto, siccome fidarsi è bene, non fidarsi è meglio, io voterò contro il governo! (Commenti. Rumori.) Capitolo quinto Le vicende dei concorsi per le scuole medi/ I giornali pubblicano la seguente nota ufficiosa del ministro della Pubblica Istruzione: 7 La legge Falloux autorizzava qualsiasi baccelliere ad aprire una scuola secondaria con la sola riserva di uno stage di cinque anni. Fu la strada aperta per il prolificare delle istituzioni religiose, che a poco a poco sostituirono quelle laiche. Organizzò in ogni compartimento dei Consigli, di cui il vescovo faceva parte per diritto, col compito di controllare l'insegna-· mento religioso nelle scuole. [N.d.C.] 1 Da "Il Lavoro" di Genova, 5 aprile 1922. [N.d.C.] 939 BibliotecaGino Bianco
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