Gaetano Salvemini - Scritti sulla scuola

Il programma scolastico dei clericali Il Corriere d''[talia2 ha scritto un articolo proprio in questo senso, alcuni giorni orsono. (Interruzioni e commenti al centro.) Io ho davanti a me un partito cattolico la cui forza politica risiede tutta nella organizzazione del clero. (Interruzioni e commenti al centro.) Dunque il partito cattolico - se non siete cattolici, mi congratulo con voi (Ilarità. Commenti.) - segue questa tattica: nei paesi che sono in maggioranza cattolici esige che nelle scuole pubbliche non si insegni nulla che contrasti col dogma e colla morale del cattolicismo. Questo è il diritto della preminenza. (Interruzioni e, commenti al centro.) Cioè, dove non sono ancora padroni dello Stato e non possono quindi amministrare la scuola pubblica, i cattolici domandano almeno di controllarla e di incatenarla. (Oh! Oh!...) . Non ammettono la neutralità delle loro scuole, ma esigono la neutralità degli insegnanti delle scuole pubbliche, che si devono mettere il catenaccio alla bocca ogni volta che le loro convinzioni scientifiche o religiose si trovino in contrasto coi loro dogmi ... (Interruzioni vivissime al centro. Commenti.) C'è un caso presente e tipico del modo come i cattolici intendono il diritto di preminenza. Questo caso si è avuto a Gorizia. A Gorizia è andato ad insegnare nella scuola normale femminile un valorosissimo giovane, seguace delle teorie di Benedetto Croce e di Giovanni Gentile. Il clero di Gorizia e la stampa cattolica di Gorizia hanno iniziato una campagna feroce contro quel . giovane, assalendolo anche dal pergamo. E il catechista della scuola ha dichiarato al direttore della scuola, che in biblioteca non si dovevano ammettere libri proibiti. E sapete i libri proibiti quali sono? Verga, Storia di una capinera; Panzini, Santippe; Fucini, Le veglie di Neri; Fogazzaro, Piccolo mondo antico! ( Commenti. Interruzioni.) Noi, sempre beninteso se lo Stato italiano deve essere liberale e democratico e non confessionale, noi non accettiamo nessun catechista. Noi nòn vogliamo insegnamento catechistico; non vogliamo nessun controllo... (Interruzioni.) Vi lasciamo la piena libertà per le vostre scuole private. Non vogliamo neanche fare delle ispezioni. Fate quello che credete: vi saranno gli esami di Stato: chi avrà filo, tesserà meglio la tela. Ma non accettiamo controlli religiosi sulle scuole dello Stato. ( Commenti.) Io domando che il governo spieghi in forma concreta e precisa le sue idee anche a questo proposito. E poiché la scuola, come ho detto, è l'insegnante, io domando se intende ristabilire immediatamente per l'ammissione all'insegnamento i concorsi per esami, giudicati da insegnanti governativi, come erano stabiliti dalla legge sullo stato giuridico nel 1906; o se intende continuare a tenere in desuetudine quella legge, evitando di fare concorsi, e infornando ogni anno. centinaia di supplenti, senza concorso, e poi di tanto in tanto dando la 935 BibliotecaGino Bianco

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